Tutte le novità
LETTERA AI LETTORI
30 Ottobre 2024 - 09:43
Marco Bucci
Cari amici lettori, mi ha riempito di gioia la vittoria di Marco Bucci nelle elezioni regionali liguri, rese necessarie dal linciaggio giudiziario di Giovanni Toti. Nulla so di Marco Bucci, se non che ha avuto un ruolo fondamentale nella rapida ricostruzione del ponte crollato e che ha accettato di battersi benché affetto da una malattia tumorale. Un uomo valido e coraggioso, dunque, che merita rispetto e simpatia.
Sono lieto, ovviamente, anche per il successo dello schieramento organizzato da Giorgia Meloni, l’unico capo di governo dell’epoca Mattarella (ma anche della precedente, se si eccettua uno dei governi Berlusconi) a essere saldamente al potere dopo due anni di lavoro. Ma il motivo principale per cui sono compiaciuto del risultato elettorale è che, come ho già affermato in precedenza, le parti in lotta erano il popolo sovrano da un lato e la magistratura democratica dall’altro. Quest’ultima ha inventato un processo difficilmente comprensibile contro Giovanni Toti, tenuto agli arresti domiciliari al solo scopo di ottenerne le dimissioni.
Queste dovevano servire per portare al governo, con le nuove elezioni, i politici del “campo largo” di Elly Schlein. Elly ha gradito l’offerta (scandalosa, a mio avviso, la pubblica manifestazione del campo largo contro il povero Toti) e ha designato un personaggio noto e di alto livello, Adrea Orlando, già più volte ministro. Non è servito. Il popolo sovrano non ha obbedito e ha ripristinato la situazione precedente al golpe giudiziario. C’è stata, cioè, una vittoria della democrazia contro un potere che potremmo definire occulto, ma che occulto non è.
Resta il fatto che la percentuale dei votanti è scesa ulteriormente e questa è, purtroppo, una grossa macchia nella vittoria della democrazia. Non ha senso ricondurre questo brutto fenomeno al maltempo. I votanti calano, ormai, a ogni evento elettorale (praticamente, in tutto il mondo), che piova o splenda il sole. Dobbiamo solo elogiare Elly Schlein perché non ha denunziato brogli elettorali, come ha fatto l’Unione Europea (?!?) dopo la vittoria del governo uscente in Georgia. Gli elettori si astengono perché non credono più alla democrazia e, quindi, all’utilità di esprimere una compiuta volontà popolare. Gli elettori liguri avevano una specifica ragione più degli altri per questo scetticismo: l’ultima volta avevano eletto Giovanni Toti, ma la magistratura gli ha impedito sia di completare il mandato sia di presentare una nuova candidatura.
Nonostante tutto, la lista indipendente di amici di Toti, che sosteneva Bucci, ha avuto un ottimo successo. Sono piuttosto convinto che le circostanze che hanno preceduto la tornata elettorale abbiano indotto parecchi elettori a disertare le urne. Il calo della percentuale dei votanti è stato però cospicuo (dal 53 al 46%). Pur tenendo conto dei comuni alluvionati, non può negarsi che l’elettorato crede sempre meno alla democrazia. Pur con l’eccezione di Giorgia Meloni, più popolare oggi che due anni fa, in genere la fiducia nei governanti cala progressivamente, in considerazione della mancata rispondenza dell’operato alle promesse elettorali.
Questo conduce a una maggiore popolarità dei governi autoritari rispetto a quelli democratici o sedicenti tali. Ci stiamo avviando, insomma, a una situazione europea molto simile a quella degli anni trenta del secolo scorso. Sappiamo come andò a finire. Speriamo che ora non si cerchi un rimedio nella terza guerra mondiale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo