Cerca

L'opinione

È tornato Kvaravaggio ma non deve chiedere la luna ad Adl per rinnovare

Ha sparato alto l’entourage del georgiano. E non poteva essere diversamente

È tornato Kvaravaggio ma non deve chiedere la luna ad Adl per rinnovare

Khvicha Kvaratskhelia

Otto milioni compresi i bonus e una clausola rescissoria di 80 milioni di euro. È questa la proposta che ha presentato Mamuka Jugeli al ds Giovanni Manna per il rinnovo del contratto di Kvaratskhelia. Una cifra importante. Un ingaggio da campione d’altri tempi. Una somma che va oltre l’’offerta che il Napoli gli aveva fatto qualche mese fa (6 milioni). Ha sparato alto l’entourage del georgiano. E non poteva essere diversamente.

La questione andava risolta subito dopo la conquista dello scudetto ed, invece, la proprietà ha deciso di dargli sempre un milione e trecentomila euro all’anno. Si sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il botto. Ci può anche stare. Ma Khvicha deve capire che non può chiedere la luna a De Laurentiis. Il club non può sostenere uno stipendio del genere. L’unico ad averlo è stato Osimhen ma solo perché doveva essere ceduto.

Fatto sta che la distanza è notevole ma ci sono le basi per trattare. Eventualmente si troverà un punto di incontro ma al momento il rinnovo è ancora lontano. Intanto lo stavamo aspettando come il pane. Non poteva essere quello che si era visto fino a poco prima della trasferta di San Siro col Milan. Contro il Diavolo è tornato Kvaravaggio, quel talento georgiano che nell’anno dello scudetto ci aveva fatto godere con le sue “pennellate” d’autore.

Il gol del raddoppio in terra meneghina ha fatto impazzire i milioni di tifosi napoletani che proprio non si spiegavano il perché della sua involuzione. Certo, qualcosa aveva fatto vedere in nove partite. Aveva anche segnato quattro gol. Ma non era il Kvhicha sereno dei giorni migliori. Era incupito, dal linguaggio del corpo si capiva che non stava bene fisicamente e mentalmente. Figuarsi se Conte non ne era al corrente. E proprio per questo motivo alla vigilia della sfida con il Lecce lo aveva avvisato.

«A prescindere dal rinnovo mi deve garantire fino al termine della stagione il massimo dell’impegno», disse don Antonio. Detto, fatto. Al Meazza l’altra sera ha voluto dipingere la rete del raddoppio a modo suo. Un destro a giro dopo aver superato vari avversari e pallone nell’angolino alle spalle di Maignan. Qualcuno ha detto che il portiere rossonero ha sbagliato i tempi ma il tiro era veramente difficile. Lo 0-2 sul tramonto del primo tempo ha tramortito un’avversaria che stava cercando di rimediare al primo vantaggio di Lukaku.

Nessuno dei milanisti pensava in un colpo da maestro del ragazzo dal volto pulito. Poi Kvara ha pensato opportuno di esultare zittendo qualcuno. Chissà con chi ce l’aveva. Forse con quelli che lo stavano criticando per il suo momento no. O addirittura era un messaggio per De Laurentiis. Fatto sta che il suo futuro dipende dalle scelte del presidente. E quindi meglio aspettare tempi migliori.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori