Tutte le novità
LETTERA AI LETTORI
13 Novembre 2024 - 10:15
Cari amici lettori, sappiamo tuti che la sanità in genere e gli istituti creati nel Ventennio sembrano poco compatibili con la democrazia. Ne ho avuta ulteriore conferma ieri mattina, quando l’Asl ha fissato la visita dermatologica richiesta dal mio medico di base al nove giugno del prossimo anno. E meno male che, al momento, le mie dermatosi non producano pericoli di vita. Passiamo ad altro. Io sono rimasto soddisfatto della vittoria di Trump che, verosimilmente, allontana il rischio di una terza guerra mondiale.
La famiglia del nuovo presidente non ha interessi economici in Ucraina e, quindi, il presidente non ha interesse a proseguire questa guerra assurda. Il sistema mediatico, dominato dai democratici, aveva tenacemente assicurato la vittoria della loro parte; solo gli scommettitori, che non amano perdere la posta, prevedevano quello che sarebbe avvenuto. Politici e giornalisti democratici, che non parlano più con il popolo, non potevano neanche immaginare che dieci milioni di elettori, convinti come noi che Biden sia stato il peggior presidente Usa, avrebbero democraticamente deciso di non votare più i democratici.
Solo quelli che si auto denominano democratici, del resto, sono sempre contrari alle cose ragionevoli, gradite a un popolo che, invece di ritenere sovrano, guardano con sprezzante superiorità. Così, ad esempio, i magistrati democratici nostrani hanno segnato quello che, per loro,è un grande successo: i trasferimenti dei migranti in Albania sono sospesi fino alla decisione della Corte Europea, che non arriverà prima del luglio 2025. Quando io sarò già andato dal dermatologo! Uno degli aspetti buffi di questa folle situazione è che tutti i maggiori paesi europei guardano con molto interesse all’iniziativa del governo e, ovviamente, anche il popolo italiano (specialmente quelli che prima si chiamavano proletari), in nome del quale i giudici pronunciano le sentenza, gradisce ciò che si oppone all’immigrazione clandestina e non ciò che la favorisce.
Restando nel campo delle violenze dei “sinistri democratici”, debbo aggiungere a quanto scritto la scorsa settimana che non sono certo accettabili i manifesti affissi a Bologna: essi ritraggono la Meloni e il ministro Bernini con i volti coperti da mani rosse di sangue. Non è accettabile che la Schlein e i suoi non abbiano condannato queste espressioni di violenza sanguinaria. Così come hanno assunto, con il loro sindaco di Bologna in testa, che la violenza usata dai centri sociali contro le forze dell’ordine erano legittimate dallo svolgimento di un evento organizzato da Casa Pound. Si da il caso che tutti i sistemi democratici, ivi compresa la Costituzione “migliore del mondo”, legittimino le riunioni pacifiche e non la violenza che le vuole “democraticamente” negare.
Io non so quale sia esattamente l’ideologia di Casa Pound, anche se mi sembra ridicolo che le sue trecento “camicie nere” (ma ce n’era almeno una? E non l’hanno fotografata.) siano stati, come ha detto il sindaco “dem”, mandati della Meloni. Quelli di Casa Pound non votano Giorgia, ma costituiscono l’opposizione di destra. Al contrario, sono certo che Ezra Pound fu il più grande poeta del ventesimo secolo. Egli si ea trasferito in Europa e nei primi anni della seconda guerra mondiale scrisse e parlò contro il governo Usa.
Per questo fu accusato di tradimento e, al termine della guerra, catturato dai suoi connazionali nel maggio del 1945, portato in un campo di concentramento presso Pisa. Qui fu rinchiuso in una gabbia di ferro, rinforzata da filo spinato, all’aperto, nella quale il prigioniero seminudo doveva stare sotto il sole o al freddo della notte con un secchio per i suoi bisogni. Vi rimase per venticinque giorni. Qualche mese dopo fu riportato negli Usa e rinchiuso in manicomio, ove rimase ben dodici anni.
I suoi erano delitti di opinione; ma gli Usa sono la patria della democrazia e i presidenti del tempo furono Roosvelt e Truman, entrambi del partito democratico. Cari amici lettori, io non sono “democratico’, perché, a differenza del sindaco di Bologna (per nulla contestato dalla Schlein e dai suoi), sono per la libertà di opinione e contro la violenza. O, forse, io sono democratico e i sedicenti “democratici” sono contro la democrazia.
©riproduzione riservata
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo