Cerca

L'opinione

Il turismo trainante per lo sviluppo del Sud

L'intervento dell'economista Gianni Lepre sul turismo

Il turismo trainante per lo sviluppo del Sud

I dati sull’andamento del turismo forniti al recente Forum internazionale di Firenze dal Ministro Santanchè confermano il trend positivo del comparto. Le presenze nel 2024 dovrebbero attestarsi in Italia poco sotto i 460 milioni, ancora meglio dunque dei 447 registrati nel 2023. Un risultato non scontato, se si considera che già l'anno scorso il valore aggiunto generato dal turismo è stato pari a 368 miliardi, vale a dire al 18% del Pil, se si calcolano anche i ritorni generati per gli investimenti e l’occupazione. C’è un ulteriore elemento confortante: la spesa per il turismo ha un effetto moltiplicatore di 2,5. Investire nel settore, quindi, conviene perché le dinamiche di sviluppo sono accelerate in termini di effetti per l’economia. In questo scenario, il Mezzogiorno continua a recitare un ruolo di primo piano. Non sul piano dell’incidenza sul fatturato globale, che resta ancora inferiore alle sue potenzialità, ma su quello congiunturale del raffronto con il recente passato. Il Sud, infatti, continua a recuperare terreno e, se quest'anno la crescita complessiva del suo prodotto interno lordo dovrebbe essere più del doppio di quella nazionale, dipenderà in gran parte dal turismo. Basterebbe questo elemento a consigliare maggiore prudenza in certi commenti che sembrano non tenere conto dell’apporto determinante assicurato dal turismo per la tendenziale ripresa economica del Sud. Il fenomeno non andrebbe snobbato, come fanno pur autorevoli opinionisti, perché il turismo, che finalmente anche nel Mezzogiorno sta assumendo i caratteri di una vera e propria industria, è uno dei pilastri su cui poggiare la rinascita economia e sociale del territorio. Siamo i primi a sostenere che il Mezzogiorno non può vivere di solo turismo, che va anzi valorizzato e potenziato il suo patrimonio produttivo manifatturiero, così come vanno sostenute le filiere del made in Italy, dalle piccole e medie imprese all’artigianato d'eccellenza. Ma, accanto alle politiche che servono per supportare manifatturiero e made in Italy, occorre sfruttare appieno le potenzialità dell'industria turistica, a maggior ragione tenendo presente che, dal raffronto con il Nord, emerge ancora una distanza incomprensibile, se si pensa al clima migliore, alla bellezza dei paesaggi, alla ricchezza del patrimonio monumentale, e più in generale storico e artistico-culturale, che può vantare il Meridione. Le premesse dicono che, per il definitivo decollo del settore, siamo sulla buona strada. 

© riproduzione riservata

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori