Chiesa può aspettare, tifiamo tutti per Kvara

Parlare di mercato è sempre di attualità. Ormai gennaio si avvicina e quindi è giusto poter discutere di campagna acquisti e cessioni. Ma in un momento così particolare della stagione è controproducente dare già per ceduto Kvaratskhelia pensando a Chiesa come suo eventuale sostituto. Il figlio d’arte scappato via dalla Juventus per vestire la maglia del Liverpool è un signor calciatore.

Ma attualmente difende i colori dei Reds che stanno stravincendo la Premier. Ci dobbiamo coccolare il giovanotto georgiano che l’altro giorno è stato anche difeso da Conte. La sua reazione dopo la sostituzione con la Roma aveva lasciato pensare a qualche rottura con l’allenatore. Invece, niente di tutto questo.

Khvicha sta benissimo e non vede l’ora di essere ancora protagonista con il Napoli. Poi magari a giugno se ne andrà e lascerà spazio a Chiesa ma attualmente è un nostro campione che fa supportato e sostenuto. Si deve tifare per lui perché ha dei colpi unici che hanno fatto la fortuna di Spalletti nell’anno della conquista dello scudetto. Don Antonio si era imposto in estate chiedendo a De Laurentiis di trattenere il numero 77 azzurro.

E bene ha fatto perché, al di là di qualche colpo a vuoto, il suo lavoro lo sta facendo. Non egregiamente ma dà sempre tutto. E si arrabbia proprio perché non riesce a concretizzare in fase realizzativa. Oggi, comunque, dovrebbe essere nuovamente titolare. Si parla di un ballottaggio con Neres ma alla fine sarà lui il titolare sulla corsia sinistra. Cominciare la partita all’Olimpico senza vedere Kvara che attacca e difende sarebbe strano.

Non siamo abituati a certe defezioni. Poi magari l’allenatore si renderà conto che non gli sta dando le dovute garanzie e lo farà uscire. Ma al fischio di inizio di Fabbri deve esserci lui. Sicuramente Vanoli avrà studiato una gabbia per limitarlo. Conte farà qualche contromossa chiedendo al georgiano di accentrarsi e di avvicinarsi a Lukaku. Sarebbe importante se a decidere l’incontro con il Toro fosse proprio lui. Poi, come detto, a giugno si deciderà di venderlo e aprire le porte a Chiesa.

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