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Proteina spike, colangite e vaccinazione anti Covid

Una stasi cronica nel pancreas e un'infiammazione e ossidazione di lipidi di membrana può danneggiare il dna

Proteina spike, colangite e vaccinazione anti Covid

Con il termine colangite si intende una infiammazione acuta che insorge tipicamente a causa di un'infezione delle vie biliari (che portano la bile dal fegato all'intestino) dovuta principalmente alla presenza di un'ostruzione del flusso al loro interno. Già dall'inizio della vaccinazione anti Covid-19 si è rilevata una attività della colicisti particolarmente intensa tanto da essere segnalata come fattore prognostico infausto, in concomitanza all'infiammazione delle vie biliari e della colicisti. Questo accade perché le vie biliari come il fegato, il polmone e le arterie in generale presentano il recettore ACE2 che lega a sè la subunità S1, e rappresenta quella parte di proteina spike che aggancia la cellula mentre la S2 fonde la membrana cellulare e permette l'ingresso nella cellula della proteina spike stessa, sia virale che da immunizzazione iatrogena, conseguenza della proteina spike. Una stasi cronica nel pancreas e pertanto un'infiammazione ed una ossidazione cronica di lipidi di membrana può danneggiare il dna provocando temibili complicanze fino anche a neoplasie. Le analisi che si potevano consigliare all'epoca erano: CA19.9, le analisi dell'IgG4 insieme alla pseudo colinesterasi. Nel caso di risultati alterati si sarebbe dovuto instaurare immediatamente una terapia. Da sottolineare che l'ACE2 si trova anche nelle vie biliari ricche di questo recettore pertanto come conseguenza diretta si sarebbe verificata una pancreatite. Noi sappiamo che la pacreatite e l'infiammazione del fegato spesso degenerano in neoplasie per cui sarebbe bastato somministrare dei disintossicanti come il glutatione e l'acetilcisteina insieme al metilfolato per rendere le vene meno fibrose ed i dotti biliari più permeabili, ovviamente il quadro metteva in evidenza pure alterazioni dell'amilasi, della lipasi e della bilirubina.

*ematologo responsabile scientifico della Fondazione Mediterraneo

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