Cerca

l'intervento

Roberto Fondi, scienziato libero e fuori dal coro

Paleontologo di grandissimo spessore, ricercatore schivo e anticonformista

Roberto Fondi, scienziato libero e fuori dal coro

Ho appreso con ritardo da un comune amico, appassionato studioso di biologia e di genetica, della scomparsa, all’età di 81 anni, di Roberto Fondi, paleontologo e scienziato di grandissimo spessore, ricercatore schivo e anticonformista come pochi che ha insegnato fino al 2010 all’Università di Siena. Non lo conoscevo bene, ma ho avuto il piacere e la fortuna di leggere le sue opere di carattere divulgativo e di discuterne poi con lui. Mi vengono in mente i nostri incontri di tanti anni fa, insieme ad altri carissimi amici e dunque trovo giusto ricordarlo in queste righe, anche se con imperdonabile ritardo. Ma non si è mai fuori tempo, credo,quando si ritiene giusto contribuire al ricordo di un uomo di scienza come Fondi che sicuramente ha dato, in termini di pensiero e di studio, molto, ma molto più di quanto abbia poi ricevuto, nel corso della sua lunga vita accademica, in termini di riconoscimenti, di plauso e di consenso scientifico.

E certamente non mimeraviglio, perché questo è il destino degli accademici allergici all’ ”accademia”, ai clan e alle consorterie culturali e scientifiche. Questo è il destino degli uomini di studio e di cultura che, in esclusivo ossequio alla propria legge morale, decidono di muoversi contro corrente e di non intrupparsi per convenienza e piaggeria nei confronti del pensiero dominante, ma di navigare liberi da remore e vincoli, per dedicarsi anima e corpo alla ricerca della verità. Ricordo due suoi libri che anni fa fecero scalpore negli ambienti scientifici ufficiali e raccolsero entusiasmo in quelli non conformisti: “Dopo Darwin” (Rusconi, 1980), scritto con il grande genetista Giuseppe Sermonti e “Organicismo ed evoluzionismo” (Il Corallo, 1984), libro intervista scritto insieme a un biologo del calibro di Giovanni Monastra sulla nuova rivoluzione scientifica in biologia, fisica, scienze naturali, psicologia, cibernetica.

Le tesi sostenute da Fondi possiamo definirle “organiciste”perché egli concepisce la natura come un vero e proprio sistema spazio-temporale tessuto di informazioni che interagiscono tra loro. Si tratta di una vera e propria rete i cui fili sono tutti coordinati e legati l’un l’altro da una moltitudine di corrispondenze biunivoche. E questa struttura complessa si evolve secondo criteri diversi da quelli della visione tipica dell’evoluzionismo“darwinista”, legato alla continuità lineare deterministica della fisica classica.Nell’orizzonte organicista degli studi scientifici di Roberto Fondi è centrale, invece, la complessità del Tutto, secondo la concezione indeterministica della fisica quantistica. Ma Fondi era anche distante dalla visione religiosa di tipo“creazionista” per quanto concerne la natura e il mondo, una visione che per lui non riveste alcun valore scientifico esplicativo proprio perché rinvia ad asserzioni dogmatiche di tipo religioso. Infatti, egli non negava il fenomeno dell’evoluzione biologica, mane contestava quellasemplicistica spiegazione meccanicistico-riduzionista da cui gran parte degli scienziati non si sono mai effettivamente affrancati, rimanendo sostanzialmente legati ai vecchi stereotipi dell’interpretazione darwinista della natura e della sua evoluzione.

Per Roberto Fondi concepire l’evoluzione dei viventi come processo di discendenza da“progeniture” comuni ha fossilizzato la teoria dell’evoluzione in un dogma, mentre la scienza deve rimanere aperta e dinamica, pronta a recepire correzioni, integrazioni, arricchimenti, novità, rettifiche. Eglisosteneva, quindi, il confronto e l’integrazione fra discipline diverse e, di conseguenza, eracontrario a quel settorialismoancora oggi di gran moda nel mondo scientifico, ma che ottunde il ricercatore e lo rinchiude in un vero e proprio recinto del pensiero, destinato a diventare un percorso obbligato, privo di fantasia e di libertà interpretativa. Da sempre legato a una visione spirituale, ma mai confessionale, della vita e del mondo, Fondi è stato un uomo ancorato a valori e punti di riferimento ideali e identitari ben precisi e, allo stesso tempo, è stato sempre aperto, come pochi, al dialogo e al confronto costruttivo con tutti. Un uomo e uno scienziato con le idee chiare e una sua chiara visione del mondo e della vita che, però, ha sempre saputo e voluto ascoltare gli altri, coloro che pensavano diversamente da lui ed erano lontani dalle sue idee, ma da questi non è mai stato ascoltato con altrettanta bonomia e umiltà intellettuale. Tutt’altro.

Era un uomo di Destra, orgoglioso di esserlo e che non ha mai ceduto alle convenienze di quel pensiero unico “progressista” per lungo tempo dominante e alle modepoliticamente corrette. Non ha mai cercato scorciatoie, ma ha sempre voluto combattere e percorrere il cammino più difficile, coltivando costantemente il dubbio, nella continua ricerca della verità. È scomparso silenziosamente, dopo una vita intera vissuta sempre con stile, con garbo e con grande tenacia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori