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L'intervento

Istituire la giornata in onore delle vittime di errori giudiziari

L’iniziativa della Fondazione Luigi Einaudi ha suscitato subito le ire dell’Associazione Nazionale Magistrati

Istituire la giornata in onore delle vittime di errori giudiziari

L’iniziativa di istituire una giornata in memoria delle vittime di errori giudiziari ha suscitato subito le ire dell’Associazione Nazionale Magistrati. Insiste la meritoria Fondazione Luigi Einaudi, che annuncia: «Se non lo farà il Parlamento, saremo noi a lanciare una grande iniziativa ogni 17 giugno» e «l’Anm se ne farà una ragione».

Premetto che, come dimostro nel mio libro La Repubblica delle Toghe, il termine “errori giudiziari”, benché utile a rappresentare il problema, è in qualche modo fuorviante, giacché molto spesso non di errori si tratta, bensì di sentenze combinate a tavolino e poi qualche volta (non sempre) smascherate nei successivi gradi di giudizio.

Ciò detto, credo sia indispensabile per alimentare correttamente il dibattito un resoconto sull’impressionante numero delle vittime. Ce lo fornisce puntualmente il deputato Enrico Costa, che, con i suoi post su X, ma soprattutto con le coraggiose battaglie parlamentari, rappresenta un indiscusso baluardo in difesa dei principi chiave del Diritto, “regolarmente” violati.

Ebbene, Costa ci fa sapere che solo nel periodo 2018-2023 gli innocenti in custodia cautelare, riconosciuti come tali, sono stati 4.368. Un esercito dolente di uomini e donne, a fronte dei quali noi, in quanto Stato, abbiamo pagato risarcimenti per oltre 193 milioni di euro.

Irrisorie le conseguenze per i magistrati che avevano “sbagliato”: sulle appena 87 azioni disciplinari avviate, i non luogo a procedere sono stati 44, le assoluzioni 27, 8 le blande censure ed un solo trasferimento.

Tutto a posto (per loro). Ma c’è di peggio. Seguendo ancora Costa apprendiamo che delle quasi 100mila persone arrestate ingiustamente dal 1992 ad oggi, solo 30mila hanno ottenuto il risarcimento. Le Corti infatti hanno respinto oltre il 70% delle domande con la motivazione che l’arrestato avrebbe concorso all’errore del magistrato.

A fronte di questi numeri agghiaccianti, c’è ancora qualcuno che si oppone alla celebrazione di una Giornata nazionale che onori questa enorme moltitudine di vittime, rimaste due volte senza giustizia?

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