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L'intervento

Zes unica, servono risorse adeguate anche per il 2025

L'opinione di Anna Lepre sulla Zes unica del Sud

Zes unica, servono risorse adeguate anche per il 2025

Il beneficio del credito d’imposta correlato a investimenti realizzati nella Zes unica dal primo gennaio al 15 novembre 2024 sarà fruito dai richiedenti per intero. È l’ottima notizia comunicata dall’Agenzia delle Entrate con un provvedimento direttoriale dello scorso 12 dicembre. Secondo una nota diffusa da Palazzo Chigi, i richiedenti del credito d’imposta che saranno integralmente soddisfatti sono 6.885, per un valore complessivo di 2,551 miliardi di euro. I soggetti che hanno investito si sono visti estendere il beneficio del credito d’imposta anche per interventi aggiuntivi rispetto a quelli indicati nella comunicazione di cui all’articolo 5 del decreto 7 maggio 2024. Va ricordato, al riguardo, che la comunicazione prevista dall’articolo 5 poteva far riferimento a investimenti già realizzati o da porre in essere e che, per poter usufruire dell’incentivo, occorreva successivamente (dal 18 novembre al 2 dicembre) presentare una comunicazione che attestasse l’avvenuta realizzazione. Chi lo ha fatto, specificando ulteriori investimenti, è stato ‘premiato’ con l’estensione del credito d’imposta anche a tali interventi. Siamo al primo anno e possiamo ritenere quindi più che positivo il risultato, sul piano della mera erogazione del beneficio e del numero dei destinatari. Va peraltro tenuto presente, per la prossima annata, che l’ammontare degli investimenti annunciati a seguito del decreto di maggio era largamente superiore a quello poi registrato e che, accanto a ripensamenti dei soggetti richiedenti, può avere avuto in molti casi un ruolo decisivo la verificata, effettiva impossibilità di completare l’opera entro il termine ristretto del 15 novembre 2024. L’auspicio è che il Governo decida di puntare con la massima determinazione sullo sviluppo dell’industria meridionale, soprattutto manifatturiera, alla luce anche del crescente numero di autorizzazioni rilasciate dalla struttura di missione della Zes. Le risorse stanziate al momento potrebbero rivelarsi insufficienti a soddisfare le richieste, ed è una situazione da scongiurare. Lo Stato ha indubbiamente necessità di un utilizzo mirato delle risorse, visti i vincoli di bilancio. Ma proprio per questo occorre fare riferimento a priorità strategiche e d’azione. La crescita del Sud è la priorità delle priorità per il sistema Italia. Solo abbattendo il tasso di disoccupazione e facendo lievitare la base imponibile del Mezzogiorno, la nostra nazione si libererà dalla trappola del debito pubblico e potrà contare sempre di più nelle sale dei bottoni di Bruxelles. A

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