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Bullismo e cyberbullismo: evoluzione normativa

Un passaggio fondamentale della legge 70/2024 è il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, delle organizzazioni sportive e del Terzo settore

Bullismo e cyberbullismo: evoluzione normativa

Bullismo: un termine che racchiude un comportamento violento, reiterato e intenzionale, volto a colpire chi non è in grado di difendersi. Alla base, l’aggressività del bullo, la sistematicità delle azioni persecutorie e l’asimmetria di potere psicologico o fisico tra il carnefice e la vittima. Gli atti di bullismo si manifestano con insulti, derisioni, diffamazioni, esclusioni, fino alle aggressioni fisiche, colpendo soggetti percepiti come fragili, isolati e incapaci di reagire. È un fenomeno che si sviluppa soprattutto nell’adolescenza e trova terreno fertile nelle scuole, con un aumento preoccupante degli episodi (circa il 20% negli ultimi anni).

Questo disagio relazionale, definito da sociologi americani come una “epidemia silenziosa”, è reso ancora più insidioso dall’avvento di Internet, che ha dato origine al cyberbullismo. Il cyberbullismo amplifica il potere del bullo grazie alla rete: pubblicazioni di immagini, video, o messaggi offensivi diventano virali, raggiungendo un numero indefinito di persone. La possibilità di agire nell’anonimato, celandosi dietro falsi profili, ha trasformato il bullismo digitale in una minaccia costante, attiva 24 ore su 24. Sul fronte normativo, il primo intervento significativo è stato la legge 71/2017, che ha introdotto disposizioni a tutela dei minori per prevenire e contrastare il cyberbullismo, promuovendo un uso sicuro e consapevole della rete.

Tuttavia, questa legge non era sufficiente a coprire tutte le sfaccettature del fenomeno, soprattutto quelle legate al bullismo tradizionale. È qui che interviene la nuova legge 70/2024, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 maggio 2024, che amplia e integra le disposizioni della legge precedente. Descritta come “Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”, la normativa si pone l’obiettivo di prevenire e combattere entrambi i fenomeni, attraverso interventi formativi, educativi e preventivi, rivolti sia alle vittime che ai responsabili. Un passaggio fondamentale della legge 70/2024 è il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, delle organizzazioni sportive e del Terzo settore, chiamati a promuovere una cultura di consapevolezza e rispetto. Inoltre, la normativa sottolinea il ruolo cruciale delle famiglie nell’educare i figli all’uso corretto delle tecnologie, con l’obbligo di vigilare sul loro comportamento online. L’urgenza di interventi legislativi è stata acuita da tragici casi di cronaca.

Come dimenticare Fabio, tredicenne di Mugnano, aggredito da un gruppo di coetanei, o Manuel, diciannovenne con disabilità cognitive, vittima di torture disumane da parte di compagni di scuola? Non meno drammatici i casi di suicidio di giovani vittime di cyberbullismo, come la quattordicenne di Novara, umiliata da un video diffuso online. La normativa ora in vigore non è solo una risposta legislativa, ma un segnale forte: la società non può più ignorare questa emergenza. Contrastare bullismo e cyberbullismo è un impegno collettivo, una responsabilità condivisa tra scuole, famiglie e istituzioni, per costruire un ambiente più sicuro e rispettoso per le nuove generazioni.

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