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L'intervento
05 Gennaio 2025 - 12:31
La pandemia da Covid-19 ha acceso i riflettori sul sistema immunitario, portando l’attenzione su tecniche di valutazione come la tipizzazione linfocitaria, ritenuta fondamentale per comprendere e monitorare lo stato immunitario. Già agli albori della pandemia, la Fondazione Mediterraneo aveva intuito l’importanza di questa metodologia, assumendosi la paternità dell’intuizione sul ruolo centrale dei linfociti nella risposta al virus. Nonostante l’importanza dello studio della tipizzazione linfocitaria, il suo riconoscimento su scala globale ha incontrato diversi ostacoli.
Un primo supporto pubblico si ebbe con un retweet di Matteo Renzi il 21 aprile 2020, che confermò indirettamente la validità dell’approccio. Tuttavia, non ci fu seguito concreto. Anche il Tg2, inizialmente entusiasta, propose un’intervista sull’argomento, ma anche questa iniziativa si fermò presto. La tipizzazione linfocitaria è un esame di laboratorio che analizza i linfociti, un tipo di globuli bianchi, attraverso uno studio delle loro funzioni e caratteristiche specifiche. Questo esame aiuta a valutare come il sistema immunitario risponde a virus, batteri o altre minacce.
Principali tipologie di linfociti analizzati: Linfociti T: sono i più numerosi e svolgono funzioni di regolazione e attivazione della risposta immunitaria. Linfociti Helper (CD4): Supportano la produzione di anticorpi. Linfociti Suppressor (CD8): regolano e limitano le risposte immunitarie e combattono le cellule infette. Natural Killer (CD16/CD56): eliminano cellule infette o tumorali senza necessità di un’esposizione precedente. Linfociti B (CD19): producono gli anticorpi, i "soldati" della difesa immunitaria. Un recente studio pubblicato su Il Giornale d’Italia il 15 dicembre scorso intitolato “Autoanticorpi che prendono di mira i recettori accoppiati alle proteine G e le molecole correlate al Ras nella sindrome post-acuta da vaccinazione Covid”, ha sottolineato l’importanza del monitoraggio immunitario. Lo studio, condotto da un team di medici tra cui Mauro Mantovani, Paolo Bellavite, Serafino Fazio e altri, descrive per la prima volta la “sindrome cronica post-inoculazione”, una condizione caratterizzata da ... 1. Linfomi: tumori del sistema linfatico. 2. Mio-pericarditi: infiammazioni cardiache. 3. Malattie autoimmuni: risposte immunitarie disfunzionali. 4. Nevralgie: dolori cronici lungo i nervi. 5. Parestesie: formicolio o intorpidimento. 6. Alterazioni cutanee: problemi dermatologici. 7. Perdita di memoria: problemi cognitivi. 8. Astenia: densazione di stanchezza costante. L’intuizione della Fondazione Mediterraneo sul ruolo della tipizzazione linfocitaria avrebbe potuto prevenire o mitigare molte delle complicanze legate alle vaccinazioni.
Monitorare lo stato immunitario attraverso tecniche come la tipizzazione linfocitaria permette di individuare eventuali vulnerabilità, riducendo il rischio di reazioni avverse. La tipizzazione linfocitaria si conferma uno strumento indispensabile per lo studio del sistema immunitario, soprattutto in situazioni complesse come una pandemia o la gestione delle vaccinazioni. L’intuizione della Fondazione Mediterraneo rimane una pietra miliare nel campo della medicina immunologica, aprendo la strada a interventi sempre più mirati e personalizzati.
*Ematologo
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