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LETTERA AI LETTORI
22 Gennaio 2025 - 09:26
Donald Trump
Cari amici lettori, è iniziata la seconda era Trump, che inciderà profondamente sugli Stati Uniti e, speriamo, in qualche misura anche nel resto del mondo. Sono già scattati, sul piano interno, provvedimenti rivoluzionari, a cominciare da quello dei sessi, di nuovo solo due, come in quel principio in cui Dio creò uomo e donna.
Anche la lotta contro l’immigrazione è già avviata, con la chiusura delle frontiere e la previsione di rapidi piani di rimpatrio. Rilevante anche l’uscita dall’O.M.S., che negli ultimi anni ha fatto più guai (Covid, Gaza) che cose utili e lo stop alla green economy. Meno immediate, ovviamente, le novità sul piano internazionale, poiché non appare molto rilevante l’aver ribattezzato, piuttosto correttamente, “Golfo d’America” il golfo del Messico; per le pretese di espansione su Panama, Canada e Groenlandia occorrono tempo e molte altre cose.
La tregua Israele – Hamas è merito di entrambi i presidenti, anche se l’imminentissimo arrivo e le minacce di quello nuovo accrescono la rilevanza di Trump in proposito. Non si tratta di pace, poiché non può esserci pace tra Israele e chi ha come unico programma la sua distruzione.
Certo la tregua è cosa buona, per i (pochi) ostaggi che sono e dovrebbero essere rilasciati. Gli attacchi della popolazione di Gaza ai convogli che portavano fuori le tre donne liberate e la iattanza dei militari usciti dai ricoveri sotterranei rendono, tuttavia, del tutto inverosimile, anche agli occhi degli ingenui, che pace possa esservi.
Io, in verità, ho molti dubbi anche sul fatto che le tre fasi della tregua stabilita riescano ad arrivare tutte in porto. Hamas, infatti, festeggia la sua vittoria, in qualche modo reale. Il ragionevole progetto Netanyahu di distruggere Hamas è, allo stato, fallito,nonostante la decimazione delle sfere di comando.
Israele è consapevole che fra i 1.800 detenuti da rilasciare in cambio degli ostaggi c'è Abu Warda, condannato a quarantotto ergastoli e che l’82% di quei terroristi liberati tornerà a colpire, come ha fatto Yahya Sinwar, l’altro ieri nelle carceri nemiche e oggi coccolato dalle ottantasette vergini del paradiso islamico. Quanto alla guerra russo – ucraina, che più da vicino ci tocca (anzi, ci colpisce), al momento non c’è altro che parole incoraggianti da tutte le parti.
La famiglia Trump, peraltro, non ha interessi economici nel Donbass e così, in tema di grazie lautamente concesse, Trump ha privilegiato i suoi seguaci violenti, mentre Biden ha tolto dagli imbarazzi molti suoi familiari, oltre al dottore che ha diffuso i perniciosi vaccini anticovid. Il dialogo, tuttavia, si farà e noi speriamo che abbia conclusioni tali da far crollare i prezzi europei nel settore energetico.
Questo, del resto, è fra i motivi della crescita delle destre in tutti paesi europei. Destre che hanno trovato un sostegno, insperabile fino a poco tempo addietro, degli Usa, fino all’appoggio dichiarato da Elon Musk a quella destra tedesca che, in realtà, è assai meno nazista di quella ucraina. Noi speriamo, ovviamente, che la svolta serva a frenare l’inflazione e l’aumento di costo del “carrello”. Quel che è certo che l’influenza sulla politica europea di Giorgia Meloni, unico leader europeo alla cerimonia del giuramento presidenziale, è destinata a crescere. Ci auguriamo che questo possa concretamente giovare non solo all’Italia, ma anche a noi italiani.
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