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L'intervento

Il nuovo codice della strada: una riforma con pro e contro

Il commento di Alessandra Salvi

Il nuovo codice della strada: una riforma con pro e contro

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024 con la legge n. 177 del 2024, ha scatenato un acceso dibattito tra favorevoli e contrari. Da un lato, i detrattori lo considerano restrittivo e tendente a scaricare la responsabilità degli incidenti stradali unicamente sugli utenti della strada, trascurando altre cause rilevanti, come la cattiva manutenzione delle infrastrutture viarie, spesso dissestate. Dall’altro, i sostenitori vedono nelle nuove norme un passo avanti per la sicurezza stradale e il rispetto della vita altrui. Tra le principali novità spiccano l’inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’introduzione di pene severe, comprese misure come l’installazione obbligatoria di dispositivi alcolock nei veicoli, mira a ridurre drasticamente il rischio di incidenti gravi. Questi strumenti impediscono l’avviamento del motore se il tasso alcolemico del conducente è superiore a zero. Anche gli accertamenti sulle condizioni psicofisiche dei guidatori sono stati aggiornati. Il prelievo di fluido orale per rilevare l’assunzione di droghe potrà essere effettuato direttamente dalla polizia stradale, senza la necessità di personale sanitario. Inoltre, in caso di accertamento positivo, gli agenti potranno disporre immediatamente il trasporto del veicolo in autorimessa. Chi commette reati di guida in stato di alterazione senza essere in possesso della patente vedrà precluso il rilascio della stessa per un periodo da uno a due anni. È stata inoltre introdotta una nuova forma di sospensione breve della patente, applicabile per una serie di infrazioni: sette giorni per i conducenti con più di 20 punti, quindici giorni negli altri casi. L’uso del cellulare alla guida comporta ora non solo un aumento delle sanzioni pecuniarie, ma anche la sospensione breve della patente già alla prima violazione. Per i recidivi, le multe sono ulteriormente maggiorate. Simili provvedimenti riguardano le violazioni dei limiti di velocità: sanzioni aumentate per chi commette più infrazioni in un anno, con sospensione della patente da uno a tre mesi in caso di reiterazione nel biennio. Una novità significativa riguarda anche le modalità di accertamento delle violazioni. L’art. 201 è stato modificato per ampliare i casi in cui è possibile accertare le infrazioni a distanza, attraverso dispositivi omologati e approvati. In alcune circostanze, come sulle autostrade o nei pressi di gallerie e caselli, le immagini delle infrazioni possono essere acquisite e validate entro 24 ore dagli operatori di polizia. Questi cambiamenti, pur suscitando critiche, sono stati progettati per migliorare la sicurezza stradale e limitare comportamenti pericolosi come l’eccesso di velocità, l’uso del cellulare e la guida sotto effetto di alcol o droghe. Al contempo, però, le nuove sanzioni contribuiranno ad aumentare le entrate della pubblica amministrazione, incidendo anche sulle abitudini di guida degli italiani. 

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