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L'analisi

L’Oms e le nuove epidemie dopo la pandemia di Covid

Sotto osservazione quelle provenienti dalla Cina, la malattia del Congo e il virus dell’aviaria

L’Oms e le nuove epidemie dopo la pandemia di Covid

Dopo la gestione controversa della pandemia di Covid-19, caratterizzata dall’introduzione di vaccini a mRNA basati sulla proteina spike, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha posto l’attenzione su altre epidemie, tra cui quelle provenienti dalla Cina, la malattia del Congo e il virus dell’aviaria.

Sebbene queste patologie siano note dal punto di vista patogenetico, l’allarme suscitato potrebbe essere interpretato come un tentativo di distogliere l’attenzione dai possibili effetti avversi dei vaccini anti-Covid-19, suggerendo implicitamente una diminuzione della rilevanza del Covid-19 stesso. Alcune osservazioni indicano che i vaccini a mRNA potrebbero aver indotto una forma di immunodeficienza, aumentando la suscettibilità ad altre infezioni virali.

Parallelamente, si stima che almeno 65 milioni di persone nel mondo siano affette da long Covid, una condizione che presenta sintomi persistenti post-infezione. Questa situazione solleva interrogativi sul ruolo dell’Oma nella gestione delle complicanze legate sia al virus che alle strategie vaccinali adottate.

La Fondazione Mediterraneo, parte degli Stati Uniti del Mondo ha sottolineato l’importanza di valutare lo stato immunitario dei pazienti prima di qualsiasi vaccinazione. In particolare, la tipizzazione linfocitaria è un’indagine fondamentale per ottenere un quadro completo del sistema immunitario, analizzando la funzionalità dei linfociti, globuli bianchi essenziali nella risposta immunitaria. Q

uesto esame permette di distinguere diverse sottopopolazioni linfocitarie: • Linfociti T (CD3): rappresentano i linfociti totali. • Linfociti T Helper (CD4): assistono i linfociti B nella produzione di anticorpi. • Linfociti T Suppressor (CD8): modulano la risposta immunitaria. • Linfociti Natural Killer (CD16 e CD56): responsabili dell’immunità innata. • Linfociti B (CD19): cruciali nella produzione di anticorpi.

Una particolare attenzione è rivolta ai linfociti CD8 attivati, valutabili tramite citofluorimetria, che svolgono un ruolo chiave nell’eliminazione del virus al primo contatto. L’attenzione dell’Oms verso epidemie considerate meno gravi potrebbe indicare una consapevolezza riguardo ai potenziali danni immunitari associati alla vaccinazione anti-Covid-19, evidenziando una maggiore vulnerabilità alle infezioni.

Per il futuro, è auspicabile che qualsiasi terapia venga sottoposta a sperimentazioni obbligatorie per legge, garantendo trasparenza e indipendenza dalle influenze delle multinazionali farmaceutiche, come accaduto nel caso del vaccino anti-Covid-19. È importante sottolineare che, in data 20 gennaio 2025, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo per ritirare gli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Questa decisione è stata motivata da critiche alla gestione della pandemia da parte dell’Oms e alle presunte influenze politiche all’interno dell’organizzazione. L’Oms ha espresso rammarico per la decisione, auspicando un ripensamento da parte degli Stati Uniti, data l’importanza della collaborazione globale per la salute pubblica.

*ematologo

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