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Il corsivo
28 Febbraio 2025 - 09:19
Gianluca Rocchi
È passato un po’ di tempo dal match dell’andata al Meazza tra Inter e Napoli. La partita finì 1-1 e in campo si sfidarono due squadre molto combattive. Ma il bello doveva ancora arrivare. E poi arrivò. Al termine dell’incontro Antonio Conte contestò l’operato del Var in occasione del rigore concesso dall’arbitro Mariani.
Nonostante Çalhanoglu il penalty lo sbagliò, Tonino da Lecce fece la voce grossa contro chi a Lissone non avvisò il direttore di gara che non c’erano gli estremi per il tiro dagli undici metri. In cabina c’erano i signori Di Paolo e Aureliano. Con loro ce l’aveva l’allenatore azzurro. Doveva essere applicato il protocollo ed, invece, non fu così. E per forza di cose il turco andò a calciare. Lo avesse segnato quel rigore il Napoli avrebbe perso e lo sfogo sarebbe stato ancora più forte.
La mano divina decise che il pallone non doveva andare dentro. Domani al Maradona ci sarà il ritorno contro l’Inter. E la speranza è che Rocchi abbia fatto la scelta buona. Ci sarà Doveri di Roma come direttore di gara mentre davanti ai monitor ci saranno Marini e Di Bello. Speriamo che stavolta vada meglio... Il numero uno arbitrale facesse un bel discorso ai suoi ragazzi. Non bisogna scherzare col fuoco.
Se l’Inter è più forte lo deve dimostrare sul campo e non certo con gli aiutini. Seconda una classifica dei favori “varisti” i nerazzurri hanno avuto il piacere di godere di errori per ben sette volte mentre il Napoli in una sola occasione. Qualcosa vorranno dire questi numeri.
Dunque, per l’attesa gara al Maradona tra la prima e la seconda della classe Doveri non deve sfigurare ma anche i colleghi del Var devono sapere fare bene il loro lavoro. Sono in palio punti importanti. E non è il caso di sbagliare troppo. Altrimenti c’è il rischio di fare cattivi pensieri. Che già ci sono. Ma meglio evitare di renderli ancora più cattivi...
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