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La guerra e Papa Francesco, ultima speranza di pace

Al pari di Papa Giovanni XXIII, al tempo della questione della minaccia di installare missili russi a Cuba, Papa Francesco si batte con determinazione per la pace

La guerra e Papa Francesco, ultima speranza di pace

Papa Francesco

Ho visto con fastidio e dolore l'incontro Trump-Vance-Zelensky e mi è venuta subito in mente l'invocazione del Retore: “Intelletto, intelletto, dove ti sei rifugiato?!”. Uno scempio di buon gusto, di umanità, una esibizione di protervia da “guappi - gli americani - di cartone”.

E così mi viene in mente la tragica fine di Salvador Allende,  che sacrificò la sua vita, ma passò alla storia. Come succederà, ne sono certo, per Zelensky, bravo e coraggioso, che non ha arretrato di un millimetro difronte all’aggressione di Trump e del suo vice. Vorrei stare nella testa degli americani ancora annichiliti dalla sconfitta di sé stessi e di come hanno usato l'arma del voto. Vale anche per i “guappi di casa nostra”, impauriti e silenti divisi fracoloro che si vergognano di essere a favore di Trump, ma non demordono, e coloro che hanno un residuo di pudore.

E pensare che migliaia di americani sono morti per restituire a noi ed agli europei la dignità di uomini liberi e democratici. Mi viene in mente la sempre attuale favola di Fedro del lupo e dell'agnello, “scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con falsi pretesti”. Come ho detto più volte, nel tempo non me la prendo più con gli eletti, ma con gli elettori che in America scelgono Trump ed in Europa fanno i sovranisti mentre nello stesso tempo sono dalla parte degli aggressori, di coloro che calpestano il diritto di una Nazione ad essere libera, indipendente, sovrana appunto.

Quello che si sente in questi giorni dal nuovo Presidente americano ha dell'incredibile, a cominciare dalla pretesa restituzione delle somme concesse dall'America di Biden per aiutare, anche militarmente, l'Ucraina dall'oppressione sovietica. È come se l’America di Truman, di Eisenhower, democratico l'uno, repubblicano l'altro, avesse chiesto all'Europa il rimborso delle spese che gli americani sostennero per liberare l’Europa dalla ferocia nazista e fascista per restituire la dignità di uomini liberi agli Europei.

Senza contare le migliaia di vite umane sacrificate. Senza dimenticare l'imponente Piano Marshall per la ricostruzione. Ma chi, anche in Italia, parla più di queste cose?! Neppure quella che il Centrodestra si ostina a definire Sinistra. Solo un accenno di buon senso: al momento l’asse Putin-Trump contro chi si è costituito? Appare chiaro: contro l’Europa e contro la Cina, che non potrà mai allearsi con l’America di Trump sia per la questione recente dei dazi, sia per l’altra, antica, di Formosa. Così come stanno le cose la Cina è costretta ad allontanarsi daPutin ed indotta ad avvicinarsi all’Europa.

Con sviluppi inimmaginabili. E la pace, insieme al cosiddetto “nuovo ordine mondiale” diventa sempre più una chimera. In questa congerie di macerie di vite umane, di denegazione di valori, di giravolte di alleanze, piomba lo stato di salute di Papa Francesco.

Al pari di Papa Giovanni XXIII, al tempo della questione della minaccia di installare missili russi a Cuba, Papa Francesco si batte con determinazione per la pace chiamando incessantemente l'umanità al dovere di salvaguardare questo valore ed all’altro dovere di non autodistruggersi. Che il Padreterno ce lo conservi ancora a lungo: le sue energie spese per la pace possano essere determinanti per aiutare un positivo e duraturo processo di pace. E così sia!

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