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La riflessione
27 Marzo 2025 - 10:48
Qualcuno, fra i ministri in carica, è andato a farsi un giro in questi giorni fra quel che resta dell’exploit turistico di Pozzuoli o Bagnoli dopo l’irruenta ripresa delle scosse di terremoto dovute al bradisismo? E almeno uno, fra loro, si è domandato come sia possibile chiedere oggi a quegli stessi imprenditori di stipulare una polizza catastrofale obbligatoria, senza che le istituzioni abbiano finora mosso un dito per la messa in sicurezza del territorio più sismico di tutta Europa?
Purtroppo la risposta è no. Perché se qualcuno quel giro veloce in auto se lo fosse fatto, avrebbe visto languire centinaia di attività ricettive di straordinaria efficienza e modernità, costate milioni e milioni di euro, affacciate su un panorama naturale di straordinaria bellezza. E oggi proprio a quegli stessi imprenditori, invece di dispensare aiuti e risarcimenti, si ha il coraggio di imporre polizze assicurative obbligatorie che arrivano fino a 1500 euro l’anno, per eventuali risarcimenti che non si sa se, come e quando verrebbero erogati.
Ancor più incerte, da questo punto di vista, appaiono poi le promesse del governo. Se infatti pochi giorni fa il ministro Musumeci ha dichiarato che saranno stanziati “i primi 100 milioni di euro” per i danni del bradisismo, non c’è chi non ricordi che in Emilia Romagna, a fronte dei roboanti annunci del governo del 2023, quandol’alluvione aveva sventrato intere aree produttive dell’Emilia Romagna, un anno dopo la situazione era ancora totalmente desolante: su 16mila imprese e 70mila cittadini danneggiati, le pratiche andate a buon fine erano poco meno di una trentina…
Insomma, le promesse di Palazzo Chigi si erano dissolte come i capannoni, trascinate via dalla retorica emergenziale, buone solo a calmierare le popolazioni. Come sperare allora, realisticamente, che non avvenga qualcosa di simile oggi per i territori e le aziende devastate dal susseguirsi dei terremoti in area bradisismica?
Tutto lascia presumere che il Governo, ben consapevole di quanto siano effimere stime e presunzioni di stanziamenti efficaci, abbia pensato di correre ai ripari con una super polizza assicurativa. Che alla fine della fiera, oltre ad ingrossare i ricavi delle Compagnie, farà pagare di tasca propria agli imprenditori e ai cittadini dell’Area Flegrea i danni per le inadempienze dello Stato in materia di sicurezza dei territori e tutela dell’occupazione.
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