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Lettera al direttore

Francesco, luce nel buio del travagliato Millennio

Lascia dei segni tangibili, degli insegnamenti che hanno segnato il suo Pontificato e che sono una guida sicura per vivere seguendo il Vangelo

Papa Francesco: «La fragilità ci richiama il dramma della morte»

Papa Francesco

Gentile Direttore, è d’obbligo oggi esprimere sensazioni ed emozioni a seguito della dipartita da questo mondo di un grande Papa che lascerà un’impronta importante in questo travagliato Terzo Millennio. Abbiamo appreso, infatti, con immenso dolore, della morte di Francesco, che ora si è portato nelle braccia del Divino Amore, Egli che ha accolto sempre tra le sue braccia i più poveri, diseredati, sfortunati ed anche carcerati, molti dei quali hanno cambiato la loro vita dal male al bene per aver sentito sin nell’intimo il suo messaggio d’amore e di pace.

Nessuno più di Papa Francesco, infatti, si è prodigato incessantemente per la Pace tra gli uomini nel mondo, specie in quelle parti in cui un’assurda guerra semina morti e distruzioni tra popolazioni inermi e soprattutto innocenti bambini. Francesco lascia dei segni tangibili, degli insegnamenti che hanno segnato il suo Pontificato e che sono una guida sicura per vivere seguendo il Vangelo. Bisogna ricordare, infatti, il suo amore per la vita povera e semplice, da veri Cristiani, la promozione e la tutela del Creato, della giustizia sociale.

Bisogna ricordare la sua invocazione per il rispetto e il riconoscimento della dignità della vita dal suo sorgere al suo termine, la promozione e la tutela della giustizia sociale, il rispetto e il riconoscimento della vita stessa nell’accezione più completa della sua dignità. Bisogna ricordare il suo continuo incitamento a considerare l’economia mondiale, non come un fine edonistico di ricchezza per pochi, ma rispettosa delle esigenze di tutti.

A proposito, poi, del continuo riferimento alla Pace, Papa Francesco ci ha insegnato anche che nessuno si salva da solo e che solo l’amorevole unione, rispettosa fra i popoli e gli Uomini stessi può portare serenità, giustizia, in una parola quella Pace che tutti invocano a parole, ma che nei fatti quasi nessuno pratica.

All’annuncio della sua morte, avvenuta all’indomani del rito della “Resurrezione” di Cristo, dopo che Francesco ci aveva donato il suo sorriso dal palco attrezzato per la benedizione pasquale al Popolo, i Fedeli e non, si sono radunati spontaneamente in piazza San Pietro. Rimarrà, comunque, nei cuori di tutti non solo il sorriso di un Uomo sofferente e consapevole di essere al termine di questa vita terrena, ma anche la spiritualità e calore umano, che solo lui sapeva trasmettere.

Dopo i solenni funerali cui parteciperanno quasi tutti i “grandi” della Terra (esecrabile il gesto di Netanyahu ), si aprirà il Conclave dei Cardinali, in cui 135 porporati dovranno scegliere il nuovo Papa. Io spero che si scelga un Papa nel segno della continuità dell’azione di Papa Bergoglio. La Chiesa di oggi, in una società che cammina a lunghi passi nel futuro, non può permettersi di fermarsi e guardare indietro, se vuole testimoniare la vera voce del Cristo immolatosi sulla Croce per la nostra salvezza.

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