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L'intervento

Baby gang: più controlli tra il Vomero e l’Arenella

Nell'ambito del territorio della municipalità 5 permangono le forti preoccupazioni causate dalla recrudescenza degli episodi di criminalità

Baby gang: più controlli tra il Vomero e l’Arenella

Nell'ambito del territorio della municipalità 5, che comprende i territori del quartieri del Vomero e dell'Arenella, dove risiedono circa 120mila napoletani permangono le forti preoccupazioni causate dalla recrudescenza degli episodi di criminalità.

L'ultimo evento segnalato la scorsa settimana ha visto quali protagonisti due giovani rapinatori che, stando a quanto riportato dalle cronache, hanno messo a segno ben sei colpi in una manciata di minuti, sottraendo soldi e cellulari a ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, prima di essere fermati e arrestati dagli agenti della Polizia di Stato.

Si tratta dell’ennesima testimonianza del grande interesse della malavita, organizzata e non, nei confronti dell'area collinare partenopea. L’ultimo anello, almeno al momento, di una lunga catena di fatti criminali che si sono verificati di recente al Vomero, sovente a danno di giovani ma anche di esercizi commerciali.

Fino ad oggi purtroppo gli organi in città responsabili della sicurezza e dell'ordine pubblico hanno dato risposte che, allo stato, non appaiono sufficienti a fronteggiare la gravità della situazione, così come si sta manifestando, con un'escalation oramai quotidiana, testimoniata dalle pagine della cronaca nera. Certo per risolvere questi problemi occorrerebbe monitorare l’intera area, impresa oltremodo ardua oltre che dispendiosa.

Le telecamere, peraltro, come dimostrano le esperienze al riguardo, anche in altre metropoli nazionali ed europee, non sono sufficienti, da sole, a eliminare o comunque a contenere il grave fenomeno. È necessario un miglior coordinamento delle forze dell’ordine, anche con il ripristino di gruppi interforze ma anche con l'incremento dei servizi al cittadino realizzati da Polizia e Carabinieri nell'ambito del servizio, istituito tempo addietro ma poi fortemente ridimensionato nel tempo fino a scomparire quasi del tutto, della "Polizia di prossimità", con una serie d'iniziative finalizzate a offrire una maggiore attenzione ai bisogni dei cittadini.

Bisogna poi dare corpo e sostanza ai comitati municipali per la sicurezza e l’ordine pubblico, nell'ambito di ciascuna delle dieci municipalità che costituiscono il tessuto cittadino, che al momento sembrano esistere solo sulla carta ma senza iniziative concrete per combattere la piaga della delinquenza, organizzata e non, oltre al fenomeno, sempre più in crescita, specialmente nel territorio collinare, delle cosiddette baby gang.

Inoltre è indispensabile che i cittadini collaborino, denunciando tutti gli episodi riconducibili ad azioni criminali ai quali sono soggetti o dei quali vengono in qualche modo a conoscenza. I dati sulle denunce non sempre danno l’esatta dimensione del fenomeno in quanto i napoletani non manifestano eccessiva fiducia nelle istituzioni e sovente, sbagliando, non perdono neppure più tempo a denunciare gli accaduti.

Per sensibilizzare il governo nazionale e quello locale rispetto ai gravi problemi della sicurezza al Vomero e all'Arenella, reputo che le associazioni di categoria, i comitati di zona e i singoli cittadini debbano mobilitarsi. Al riguardo rilancio la proposta di organizzare, in tempi rapidi, una serie di manifestazioni contro la delinquenza, il racket e l’usura, a partire da un corteo da svolgersi per le strade del territorio della municipalità collinare, invitando la cittadinanza tutta a partecipare, chiedendo alle autorità preposte, anche alla luce degli ultimi gravi episodi delinquenziali, interventi costanti e continui per estirpare definitivamente la malapianta della criminalità.

gennarocapodanno@gmail.com

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