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Il corsivo
30 Aprile 2025 - 10:31
Antonio Conte
Chissà se un giorno Antonio Conte ci dirà se alcuni sfoghi di questa stagione siano stati strategici o meno. Conoscendolo nella sua esperienza napoletana non sembra il tipo di studiare le attività comunicative. È troppo istintivo per prepararsi le risposte in conferenza stampa. Fatto sta che può dire ciò che vuole.
Considerato ciò che sta facendo alla guida del Napoli ha la libertà di lamentarsi quanto vuole. Domenica sera, dopo il successo con il Toro, ha detto che “se si vincerà lo scudetto sarà un prodigio». Ha ragione. È venuto nella città del miracolo di San Gennaro vuoi che ci spaventiamo di fronte a certe affermazioni?. Neanche per sogno. Più che altro don Antonio sta facendo un capolavoro. E la parola lavoro è stata fondamentale per arrivare a determinati obiettivi. Intanto ha conquistato ufficialmente la Champions League.
Il pareggio della Lazio con il Parma ha matematicamente spinto gli azzurri nell’Europa che conta. Al momento, invece, l’Inter deve ancora staccare il pass. Così come l’Atalanta e la Juventus. Ma a prescindere da quello che fanno gli altri, noi guardiamo in casa nostra. E ci rendiamo conto che Conte resta sempre il migliore. Proprio così. Sono stato il primo a criticarlo per alcune uscite e qualche scelta tecnica. Ma ho sempre sostenuto che se non fosse stato scelto lui da De Laurentiis, a quest’ora stavamo sgomitando per arrivare almeno quarti in classifica con un bel gruppone di avversarie.
Senza Tonino l’Inter avrebbe già fatto il bis scudetto concentrandosi solo ed esclusivamente sulla Champions. Ed, invece, Simone Inzaghi si è ritrovato a lottare con un collega unico nel suo genere che con un organico ridotto e inferiore al suo sta facendo un miracolo. Ops, un capolavoro.
L’altra sera a Canale 8 durante la trasmissione “Ne Parliamo il Lunedì” mi sono permesso di dire che nell’Inter, di questo Napoli, avrebbe il posto sicuro solo McTominay e forse Buongiorno. Ma non era per offendere il resto degli azzurri. Anzi, ho voluto evidenziare come Conte, con un gruppo meno forte di quello nerazzurro, sta portando a casa il quarto scudetto della storia. Ma molti tifosi hanno capito altro e mi hanno attaccato. Ci può stare. La verità è che anche Tonino è d’accordo con me.
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