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Quo vadis, Germania? La strana svolta di Merz

La Germania è in crisi non solo economica, ma sembra che il nuovo governo ne sia più un sintomo che una possibile soluzione

Quo vadis, Germania? La strana svolta di Merz

Friedrich Merz

La Germania è in crisi non solo economica, ma sembra che il nuovo governo ne sia più un sintomo che una possibile soluzione. Per la prima volta nella storia della Repubblica Federale il candidato alla cancelleria, il democristiano Friedrich Merz, non è stato eletto al primo scrutinio - ottenendo ben 18 voti in meno dai parlamentari della coalizione - ma solo al secondo.

Il nuovo governo è composto dai socialdemocratici e dai due partiti democristiani confederati che formano un unico gruppo parlamentare CDUCSU, cioè Unione Democratica Cristiana, attiva in tutta la Germania tranne la Baviera, e Unione Cristiano-Sociale, attiva solo in Baviera. È un governo che, come molti altri governi europei, è maggioritario in parlamento ma minoritario nel Paese.

Alle elezioni di febbraio la CDU-CSU ha ottenuto il primato ma con solo il 28,5% dei voti: il 4,4% in più delle elezioni precedenti ma pari al secondo peggior risultato di sempre. I socialdemocratici hanno conseguito il risultato peggiore della loro storia con solo il 16,4% e una perdita del 9,3%.

I principali vincitori sono stati i tre partiti più decisi nel contrastare le politiche di riarmo e gli aiuti militari all’Ucraina e invece i più favorevoli ad una pace di compromesso: l’AFD (Alternativa per la Germania), l’opposizione di destra che con il 20,8% ha raddoppiato i suoi consensi; Die Linke, erede del partito comunista, che ha quasi raddoppiato i voti con l’8,9% ; e il nuovo partito BSW di SarhaWagenknecht, un’ex marxista scissionista di Die Linke, che ha ottenuto (presentandosi per la prima volta) il 4,98% dei voti: non ha raggiunto il 5% de voti necessari per entrare in parlamento, ma negli ultimi 75 anni nessun partito aveva ottenuto tanti voti al primo tentativo di entrare nel parlamento tedesco.

Inoltre poiché le sono mancati solo 9.400 voti per superare lo sbarramento ha chiesto, finora invano, un riconteggiodi tutte le schede elettorali. In effetti un riconteggio delle schede in sole poche sezioni le ha permessodi recuperare 4.000 voti e quindi ritiene che, in caso di riconteggio totale, potrebbe ottenere anche 30.000 voti in più. 

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