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13 Maggio 2025 - 09:25
Friedrich Merz
Il Bsw è forse il partito più favorevole alla riconciliazione con la Russia e quindi definito assurdamente da molti come rosso-bruno cioè nazi-comunista. Friedrich Merz era oltre 20 anni fa il rivale interno di Angela Merkel e quando perse la competizione per la leadership della Cdu si ritirò dalla politica.
Divenne, tral’altro, il responsabile per la Germania del molto chiacchierato colosso finanziario statunitense d’investimenti BlackRock, che gli ha permesso di aumentare di molto il suo patrimonio, già ampio, tanto che possiede un aereo personale che pilota personalmente.
Quando è rientrato in politica, vincendo sia pur solo al terzo tentativo la leadership della Cdu, molti pensavano che avrebbe riportato il partito a destra come era prima dell’avvento della Merkel. Invece Merz ha perfino aumentato la svolta a sinistra e rafforzato il cosiddetto Brandmauer (il muro spartifuoco) contro l’Afd.
Questo partito è in realtà sovranista e in parte trumpiano, ed è stato formato e diretto da ex democristiani di estera di lungo corso con un programma, anche sull’immigrazione, che è quello della Cdu-Csu del passato. Inoltre ha una doppia leadership con Alice Weidel, un’economista lesbica già vicina alla Cdu, e con Tino Chrupalla, un ex iscritto a quel partito.
Tuttavia Afd è stato indicato come una forza estremista di destra. Non solo si è rifiutata qualsiasi collaborazione a livello di governo locale e nazionale, ma anche di votare qualsiasi iniziativa appoggiata dall’Afd. Ciò ha portato ad una violazione dei diritti parlamentari in quanto all’Afd sono state negate vicepresidenze parlamentari che spettano di diritto a tutti i partiti. Nel nuovo parlamento si è deciso di non far presiedere la seduta inaugurale dal membro più anziano per età come da tradizione, ma da quello con la maggiore anzianità da deputato pur di non farlo inaugurare da uno dei leader dell’Afd, Alexander Gauland, ex democristiano di destra iscritto alla Cdu per ben 40 anni, giurista e storico, già titolare di cariche importanti nel governo dell’Assia.
Il nuovo parlamento è stato quindi inaugurato da Gregor Gysi, leader storico di Die Linke ed ex comunista della Germania Est. Oggi in Germania, a motivo della tragica eredità del nazismo, è sospetto per molti anche definirsi patrioti tedeschi. Non solo non è consentita la rinascita di un partito nazista, ma anche l’esposizione di simboli e slogan che si richiamino al nazismo.
Tuttavia ciò non ha impedito a Berlino di rifornire di armi e finanziamenti il regime dell’Ucraina, che onora - intitolando monumenti e strade - personalità che collaborarono con i nazisti e parteciparono a spaventosi massacri. Inoltre la punta di diamante del suo esercito è costituita dal battaglione Azov: esso inalbera simboli che si rifanno chiaramente al nazismo e in particolare allo stemma della divisione delle SS Das Reich, la più criminale delle divisioni delle SS, responsabile di spaventosi massacri in Urss e in Francia, ma anche ritenuta la più valorosa. Forse il suo simbolo è stato scelto dall’Azov perché, insieme ad altre divisioni delle SS, riconquistò Karkov, ora Kharkiv ed il Donbass stabilizzando per alcuni mesi il fronte dopo la catastrofica sconfitta tedesca a Stalingrado.
Merz è in realtà il principale sostenitore degli aiuti all’Ucraina e dell’ostilità verso la Russia tanto da aver criticato il cancelliere uscente Olaf Scholzper non aver voluto inviare a Kiev i missili a medio raggio tedeschi che potrebbero colpire direttamente Mosca, ma che – se veramente utilizzabili solo da tecnici tedeschi, come sostengono molti esperti militari – significherebbero un intervento diretto della Germania contro la Russia.
La Cdu-Csu vera sempre stata grande sostenitrice, come il partito liberale, del cosiddetto freno dell’indebitamento del bilancio pubblico (Schuldenbremse), inserito nella costituzione tedesca che non permetteva al governo un deficit di bilancio maggiore dello 0,35%. Una posizione fortemente ribadita da Merz in campagna elettorale. Tuttavia, immediatamente dopo le elezioni, per consentire un forte riarmo tedesco contro la Russia che dovrebbe anche rilanciare l’economia tedesca in recessione, Merz ha promosso una riforma della costituzione per abolire questa norma.
Considerato che nel nuovo parlamento manca la maggioranza di almeno due terzi necessaria, è stato convocato d’urgenza il vecchio parlamento dove i partiti favorevoli alla riforma e al riarmo (democristiani, socialdemocratici e Verdi) avevano i voti necessari. Una procedura legale, ma una evidente forzatura considerato che un terzo dei vecchi parlamentari non era stato rieletto.
Ciò unito al fatto che, per consentire la coalizione con i socialdemocratici, Merz abbia annacquato di molto anche la promessa di ridurre fortemente l’immigrazione illegale, ha fatto sì che egli sia stato definito il politico che più rapidamente e clamorosamente ha violato e tradito le sue promesse ingannando gli elettori. I sondaggi hanno subito mostrato un forte calo della Cdu-Csu ed una forte avanzata dell’Afd che per la prima volta risultava prima forza politica.
Cominciavano ad alzarsi voci nella CsuCsu e nel Partito liberale contro il ‘muro spartifuoco’ nei confronti dell’Afd e contro l’alleanza con la sinistra. Non ha quindi sorpreso molto che, poco prima della votazione per l’elezione del nuovo governo, l’Ufficio Federale per la protezione della Costituzione o BfV (l’Intelligence interna) abbia classificato ufficialmente l’Afd come partito sicuramente estremista di destra e un pericolo per la democrazia: un passo che potrebbe consentire la messa al bando del partito oltre alla discriminazione e al licenziamento di impiegati pubblici ad esso iscritti.
La messa al bando dell’Afd è fortemente desiderata dai Verdi, da Die Linke e dalla maggior parte degli esponenti degli altri partiti tranne che dal Bsw e da molti liberali, con la giustificazione che la democrazia si debba difendere dai suoi nemici e da un possibile ritorno del nazismo.
Tuttavia, questa era anche la giustificazione che la Germania Est comunista (ufficialmente Repubblica Democratica Tedesca) teoricamente multipartitica adduceva per perseguitare le opposizioni e mantenere una polizia politica, la famigerata Stasi nota per lo spionaggio dei comuni cittadini.
La decisione del BfV è stata fortemente criticata da importanti costituzionalisti tedeschi, come l’anziano professore Rupert Scholz, già ministro della Difesa della Cdu-Csu, che l’hanno definito una grave violazione dei principi della costituzione tedesca e qualcuno ha perfino affermato che non è l’Afd, ma il BfV a rappresentare un pericolo per la democrazia e che solo le dittature spiano i partiti di opposizione.
Anche l’amministrazione Trump – molto osteggiata dall’establishment politico e dai media tedeschi che tifavano fortemente peri democratici Usa - ha parlato di attacco alla democrazia e ha prospettato la possibilità di cessare qualsiasi rapporto con il BfV. L’Afd ha immediatamente fatto ricorso al tribunale amministrativo e quindi il BfV ha temporaneamente sospeso e cancellato dal sito istituzionale la sua decisone, nell’attesa che il tribunale stabilisca se essa sia legittima o meno dopo aver analizzato tutta la documentazione finora segreta.
Il BfV non è un organo indipendente, ma soggetto al Ministro dell’Interno e al governo; il suo presidente, come quelli delle sue sezioni nei vari Länder, sono tesserati del partito di maggioranza. La non indipendenza del BfVè stata clamorosamente dimostrata dalla vicenda di Hans -Georg Maaßen, un giurista democristiano che ne venne nominato presidente da Angela Merkel, ma poi rivelatosi non conforme ai suoi desideri e quindi destituito con un nuovo presidente democristiano più ligio ai voleri del governo.
Il motivo finale fu che Maaßen aveva decisamente smentito una narrazione, portata avanti dai media sulla base di un video presentato dall’estrema sinistra e fatta proprio anche da Angela Merkel, secondo cui dopo l’uccisione da parte di un islamico di un giovane tedesco a Chemnitz vi sarebbe stata una caccia all’uomo di tipo nazista contro gli immigrati islamici e quindi il vero pericolo era il nazismo.
D’altra parte in passato il BfV aveva anche posto sotto sorveglianza esponenti di Die Linke e dei Verdi, tanto che queste due formazioni ne avevano chiesto lo scioglimento.Bisogna anche dire, cosa oggi impensabile, che fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso vi sono stati molti casi di ex nazisti, pur non responsabili di crimini, in posti di responsabilità.
Anche un cancelliere, il democristiano Kurt-Georg Kiesinger, e due presidenti della Repubblica - Walter Scheel (liberale) e Manfred Carstens(democristiano) - erano stati iscritti al partito nazista. Inoltre, il servizio d’Intelligence per l’estero della Germania Federale, il Bnd, venne creato dagli americani già prima della nascita della Repubblica Federale, come strumento della Guerra Fredda contro l’Urss tanto che ne venne posto a capo il generale Reinhard Gehlen già capo dei servizi di sicurezza di Hitler contro i sovietici.
Vi furono reclutati anche ex SS criminali di guerra, ritenuti esperti della lotta contro l’Unione Sovietica. Vicende descritti dai volumi poi pubblicati dalla Commissione indipendente di storici nominata dal governo tedesco per far luce sul passato oscuro del BND.
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