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L’Americas’Cup a Napoli? Politica con la P maiuscola

Napoli si avvia a capitalizzare, ospitando la più famosa manifestazione velica del mondo, un ritorno da oltre un miliardo di euro

L’Americas’Cup a Napoli? Politica con la P maiuscola

La scelta di Napoli come sede della trentottesima edizione dell’America’s Cup è stata propiziata dalla concertazione tra le istituzioni. Vice premier come Tajani, ministri come Giorgetti e Abodi, in raccordo col sindaco della città e commissario straordinario di Bagnoli Manfredi.

In sintonia, naturalmente, con la Presidente del Consiglio Meloni. La vittoria di Napoli deve essere di esempio per replicare un modello, che potremmo etichettare come politica con la P maiuscola. Quella che antepone il risultato concreto alle sterili dialettiche tra fazioni. Una politica consapevole della responsabilità connessa al governo di un territorio, al di là che sia il Paese intero, una Regione o un Comune.

Napoli si avvia a capitalizzare, ospitando la più famosa manifestazione velica del mondo, un ritorno da oltre un miliardo di euro. Tanto ha incamerato Barcellona, fungendo da sede dell’edizione precedente. Con l’America’s Cup si genereranno circa dodicimila opportunità di lavoro. L’afflusso di turisti nel periodo delle regate a Barcellona è stato vicino ai due milioni di unità. Si calcola che quasi cinquecentomila sono stati in Catalogna esclusivamente per assistere alla competizione. Il business, insomma, c’è, ed è di proporzioni rilevantissime.

Ma Napoli potrà fruirne perché stavolta la vision ha prevalso su una concezione di politica come occupazione di poltrone. Saggezza, lungimiranza, impegno, passione hanno finito per pagare. Un tema nel tema è Bagnoli. Il processo di rigenerazione dell’area potrà essere accelerato dalla manifestazione. Non tanto per le strutture che si realizzeranno, pontili e hangar temporanei al servizio dei team.

Vi potrebbe essere, anzi, perfino qualche rallentamento per la realizzazione di opere transitorie che, in qualche caso, impedirebbero l’avvio di interventi più strutturali, ad esempio per la definitiva messa in sicurezza della colmata. Ma i riflettori su Bagnoli cittadella della vela, la presenza di visitatori di alto profilo e capacità di spesa, la messe di sponsorizzazioni che supporteranno l’America’s Cup, creeranno con tutta probabilità le premesse per un forte interesse a progettare e investire da parte di multinazionali impegnate nel turismo di alto profilo e nella luxury economy.

È importante, in tal senso, che il progetto Bagnoli possa caratterizzarsi per una modularità in grado di cogliere le opportunità che si presenteranno, senza venire meno alle linee direttrici indicate, proiettate verso uno sviluppo articolato di funzioni all’insegna della sostenibilità. 

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