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Alta velocità e Ponte di Messina: il Sud avanza

Se ridurrà l’inquinamento e sarà concretizzabile in piena sicurezza con un investimento ammortizzabile negli anni, non si vede perché non si debba procedere

Alta velocità e Ponte di Messina: il Sud avanza

Matteo Salvini

È molto apprezzabile l’impegno del vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, perché si realizzi il Ponte di Messina. Se, come pare, l’opera, oltre ad accelerare i tempi di collegamento tra Sud continentale e Sicilia, ridurrà l’inquinamento e sarà concretizzabile in piena sicurezza con un investimento ammortizzabile negli anni, non si vede perché non si debba procedere.

Il Ponte contribuirà a connettere le diverse aree del Sud, rendendole più coese e competitive e avvicinando le due Italie, in quanto a pil e a reddito pro capite. Perché l’obiettivo si consegua, peraltro, sono necessarie anche altre condizioni. Una di queste consiste nell’utilizzo efficace del Pnrr. A questo riguardo, confortano le rassicurazioni del ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti.

Anche nel 2024, ha dichiarato Foti, sulla base dei dati preliminari rilevati dal Dipartimento per la Coesione, al Mezzogiorno sono stati desinati importi superiori alla riserva del 40% disposta per legge. Andrà, peraltro, verificata puntualmente la spesa effettiva dei fondi erogati, per accertarsi che quanto stanziato sia trasformato in opere e servizi per il Sud.

Non solo. Dovranno essere approfondite ‘partite’ strategiche rispetto alla finalità della riduzione del divario territoriale, come il completamento delle linee Alta Velocità, Alta Capacità, superando l’incredibile situazione presente, che vede questa fondamentale infrastruttura coprire tutto il Centro-Nord e non giungere fino agli estremi dello Stivale.

Alla luce dei dati ufficializzati, sembra purtroppo che i ritardi maggiori del Pnrr, rispetto alle previsioni iniziali, riguardino proprioquest’opera. Se la Napoli-Bari potrà essere resa funzionale solo parzialmente in tempi non troppo lontani, la Salerno Reggio Calabria attualmente appare come una nebulosa, che impedisce di scrutare se, come e quando, e con quali fondi sostitutivi, se ne potrà mai vedere la fine.

Attenzione, perché il Ponte di Messina, se non sarà realizzata l’Alta Velocità anche in Calabria, rischia di avere un impatto molto più modesto di quello potenziale! L’augurio, quindi, è che il Governo monitori con determinazione l’iter di realizzazione di queste infrastrutture. Commissariando e conferendo poteri straordinari, laddove occorra. Non possiamo permetterci che ostacoli di ogni genere continuino a impedire al Mezzogiorno di esprimere appieno le sue enormi potenzialità.

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