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L'opinione
31 Maggio 2025 - 09:15
Negli ultimi mesi, la realizzazione della nuova pista ciclabile tra Soccavo e Fuorigrotta ha suscitato un acceso dibattito tra i residenti e gli osservatori urbani. Alcuni la definiscono una "pista nel nulla", un'infrastruttura costosa che sottrae spazio alla viabilità tradizionale, mentre altri la vedono come un passo necessario verso una mobilità più sostenibile e integrata. La pista ciclabile, lunga circa 10 km, è parte di un progetto più ampio finanziato con 4 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L'obiettivo è creare connessioni tra le principali stazioni ferroviarie, come la Circumflegrea di Soccavo, la Cumana Mostra, e le stazioni della Linea 2 e della futura Linea 6, oltre a collegare le sedi universitarie dell'Università Federico II situate in via Claudio, piazzale Tecchio e Monte Sant'Angelo.
Secondo l'assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza, l'intervento è in linea con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e mira a favorire l'interscambio tra diversi mezzi di trasporto, riducendo l'uso dell'auto privata e promuovendo modalità di spostamento più ecologiche.
Nonostante le buone intenzioni, molti cittadini di Soccavo esprimono perplessità. La pista ciclabile è percepita da alcuni come un'infrastruttura poco utilizzata, che ha sottratto spazio alla carreggiata, aggravando il traffico veicolare e creando disagi alla viabilità locale. Inoltre, c'è chi sostiene che le risorse impiegate avrebbero potuto essere destinate alla rigenerazione del quartiere, migliorando i servizi pubblici, la manutenzione delle strade e la sicurezza urbana.
Soccavo è un quartiere con enormi potenzialità ancora inespresse. La sua posizione strategica, la presenza di una vivace comunità locale e la vicinanza a importanti infrastrutture come il Centro Commerciale Naturale Epomeo e il campus universitario di Monte Sant'Angelo lo rendono un candidato ideale per progetti di rigenerazione urbana basati sul modello "mixed use", che combina funzioni residenziali, commerciali, culturali e ricreative.
Interventi mirati potrebbero trasformare edifici inutilizzati in spazi polifunzionali, creare aree pedonali e verdi, e integrare servizi culturali e ricreativi, rendendo il quartiere più attrattivo e vivibile per residenti e visitatori. La realizzazione della pista ciclabile a Soccavo rappresenta un tentativo di modernizzare la mobilità urbana e promuovere stili di vita più sostenibili. Tuttavia, per ottenere il consenso della comunità locale, è fondamentale che tali interventi siano accompagnati da un dialogo aperto con i cittadini e da un piano integrato di sviluppo urbano che tenga conto delle reali esigenze del quartiere.
Solo attraverso un approccio partecipativo e una visione olistica della rigenerazione urbana sarà possibile trasformare Soccavo in un modello di sostenibilità e innovazione, evitando che infrastrutture come la pista ciclabile siano percepite come "piste nel nulla", ma piuttosto come elementi chiave di un futuro più verde e inclusivo.
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