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Napoli gode, Milano piange. Eppure non doveva finire così...

Nella capitale della moda, dell’impresa e del bere volevano festeggiare la conquista della Champions League

Napoli gode, Milano piange. Eppure non doveva finire così...

Alla fine ha goduto solo Napoli. Ci teneva la Milano interista a sorpassare emozionalmente il popolo partenopeo dopo la conquista dello scudetto. Nella capitale della moda, dell’impresa e del bere volevano festeggiare la conquista della Champions League.

Ben dieci i maxischermi installati in città e il Meazza era stracolmo. Tutti si aspettavano che gli uomini di Simone Inzaghi diventassero campioni d’Europa in una notte storica a Monaco di Baviera. Ed, invece, si sono sciolti come neve al sole di fronte alla forza del Paris Saint Germain.

Luis Enrique ha dettato legge all’Allianz Arena facendo piangere i meneghini. Cinque gol e anche la Coppa con le orecchie è andata a farsi benedire. Sui social si sono scatenati a prendere in giro l’Internazionale. Meme e fotomontaggi si sono sprecati per ironizzare il tracollo nerazzurro. Zero tituli per un club che voleva addirittura fare il triplete.

Il “triniente” ha evidenziato la fine di un’annata dove il Napoli si è preso il tricolore lasciandosi alle spalle quella stagione fallimentare dove era arrivato decimo. Eppure non doveva finire così. A godere dovevano essere i campioni d’Italia in carica. Antonio Conte avrebbe dovuto portare gli azzurri in Champions League.

Magari da quarto in classifica. Ed, invece, il leccese ha fatto impazzire di gioia i napoletani arrivando primo. Un solo punto di differenza rispetto all’Inter è valso il quarto titolo della storia. La festa su Lungomare, poi, aveva fatto il giro del mondo rendendo ancora più triste i milanesi nerazzurri. I quali erano pronti a rifarsi per la conquista della Coppacampioni.

Ed, invece, se ne sono tornati a casa a capo chino. Lassù al Nord hanno rispolverato il vecchio aforisma di Sir Eliot che “È il viaggio che conta non la meta”. Sicuramente il percorso dell’Inter è stato ottimo. È rimasta in corsa per tutte le competizioni ma alla fine non ha vinto niente. Quindi, ci teniamo stretti la meta di Conte perché si gode per i successi non per le sconfitte...

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