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02 Giugno 2025 - 10:40
Karol Nawrocki
Oggi si riuniscono a Istanbul le delegazioni di Russia e Ucraina per il secondo round delle trattative ma con la prima bozza di documenti che segnano aspettative, muri invalicabili ed eventuali e percorsi diretti a favorire i primi potenziali compromessi. Sull’incontro l’ombra del risultato delle elezioni presidenziali svoltesi in Polonia. Destinato ad influire significativamente sugli equilibri interni dell’Unione europea e di conseguenza sugli stessi negoziati russo-ucraini.
Un risultato che paradossalmente rispetta le previsioni. Davano, infatti, ai candidati dell’uno e dell’altro fronte il 50% delle probabilità di vittoria. Da un lato, il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowsky, centrista della Coalizione Civica, sponsorizzato dal premier Donald Franciszek Tusk, il quale ha spinto la Polonia nel gruppo dei Volenterosi – con Germania, Francia e Gran Bretagna - schierati a fianco del regime ucraino di Volodymyr Zelensky. Dall’altro, Karol Nawrocki, candidato della destra solo ancor più nazionalista ma ‘euroscettica’ Diritto e Giustizia (PiS), il cui leader è il presidente uscente Andrzej Duda, vicino al primo ministro ungherese Viktor Orbàn e al premier socialista slovacco Robert Fico.
E ufficialmente contrario all’adesione dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica. Duda aveva scagliato contro il regime di Kiev le sue accuse persino nelle ultime battute della campagna elettorale. I leader della destra polacca spiegano i motiviper i quali disapprovano gli aiuti al regime di Kiev in armi e in istruttori. Le forze armate polacche sono in Europa precedute -- e non soltanto per quantità di militari -- unicamente da quelle di Stati Uniti e Turchia.
Motivi storici: accusano non solo l’attuale regime di Kiev ma anche i governi che l’hanno preceduto (fatta eccezione per il periodo della presidenza di Viktor Yanukovich) di aver trasformato in eroi nazionali i criminali di guerra ucraini che collaborarono con i nazisti nello sterminio degli ebrei e massacraronocentomila polacchi in Galizia orientale e Volinia. Pagine di storia di cui la stessa popolazione ucraina è tenutaall’oscuro.
Motivi economici attuali: il danneggiamento che gli agricoltori polacchi lamentano per la tollerata “concorrenza sleale” dei prodotti ucraini sui mercati europei. Inoltre, la stessa amministrazione statunitense aveva preso apertamente posizione a favore Karol Nawrocki. Donald Trump lo aveva invitato alla Casa Biancaaccogliendolo calorosamente e congedandolo con fervidi auguri di successo.
Il suo inviato Keith Kellogg, mediatore tra Mosca e Kiev, aveva confermato che Washington è contraria ad accettare l’Ucraina nella Nato (da sempre ‘conditio sine qua non’ di Vladimir Putin). Ed era scesa in campo anche il ministro Kristi Noem. Lasegretaria alla Sicurezza Interna ha sollecitato, appena qualche giorno fa, gli elettori polacchi a votare Nawrocki considerando il candidato avversario addirittura un”totale disastro”.
Occhi puntati ma non solo sull’Ucraina. Domani (ma facendo attenzione…ai fusi orari) si vota per le presidenziali pure in Corea del Sud. Il risultato potrebbe pesare non solamente sugli equilibri in estremo oriente, nel Pacifico. Può incidere anche sui rapporti con la Russia e indirettamente sul Vecchio Continente. A voler sintetizzare. Fronti invertiti ma propositi simili. Il candidato presidenziale di sinistra, Lee Jae-Myung, punta a migliorare le relazioni con la Corea del Nord,con la Cina e con la Russia. Sottolinea la volontà di dialogare con Mosca, che vuol dire rallentare il sostegno discreto all’Ucraina.
Seul, considerato il bellicismo del vicino, ha sviluppato una notevole industria degli armamenti. E anche Kiev ne beneficia. Finora… A Washington è sotto osservazione per le critiche che nonha risparmiato a Stati Uniti e Nato. Gli altri due candidati alla presidenza sono, Kim Moon-Soo, un conservatore nel solco dei moderati centristi, e Lee Jun-Seok, destra nazionalista con punte di maschilismo che contrastano con il nome del partito che si richiama al riformismo.
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