L’illusione ottica di una presunta normalità

Le nuove frontiere del turismo non hanno più limiti. Si battezzano costantemente nuove sfide, nuove avventure, nuove destinazioni. Spostare la soglia dell’incredibile un po' più in là è diventata, ormai, una pratica quotidiana. L’ultima offerta speciale arriva dai tour operator israeliani.

Ci sono escursioni per tutti i gusti accanto alla Striscia di Gaza. Un paio di giorni, prenotazioni online, sconti per comitive. I nomi sono magniloquenti: “Tour del patrimonio e dell’ eroismo ai confini della Striscia di Gaza“, oppure, ascoltate bene, “Tour del confine di Gaza a Sderot e Nova Music Festival“.

Si spende tra i 150 e gli 800 dollari, garantiti cornetti e pasti caldi. Un delle gite è confezionata così: si arriva su un piccolo promontorio panoramico in Israele, sulla collina di Sderot, a ridosso dei limiti della Gaza Envelope. Vengono distribuiti i binocoli e si aspetta. Se vi assiste un minimo di fortuna c’è l’opportunità di seguire un bombardamento in diretta. Macerie, esplosioni, la morte che arriva sui civili ma, soprattutto, sui bambini.

Non è una fiction, non è un film. E’ semplicemente la drammatica realtà. Poi, chi vorrà potrà raggiungere l’area del Nova Music Festival, la zona attaccata da Hamas il 7 ottobre del 2023, trasformato oggi in uno spazio della memoria. Con un piccolo supplemento potrete dormire nei kibbutz che furono assaliti, oppure visitare un villaggio palestinese distrutto dalla guerra, altre, drammatiche puntate di questo macabro turismo.

Non c’è solo una curiosità morbosa in questi tristi osservatori della morte. Molti provano a giustificarsi dichiarando apertamente sui social che “sono venuti per capire più profondamente la storia di questo conflitto“, altri mettono al bando ogni parola di comprensione e parlano di reazioni militari assolutamente comprensibili. Non c’è pietà, non c’è rammarico nel supermercato del genocidio. Si viaggia su veicoli con aria condizionata, con ogni tipo di comfort.

E, come recita la pubblicità, c’è finalmente un’occasione unica per andare oltre le attrazioni turistiche di Israele. Un’escursione che si alimenta di altre mille, assurde sorprese nascoste, assolutamente inquietanti. Un’allusione visiva che ci dà solo l’illusione ottica di una presunta normalità