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L'opinione
06 Giugno 2025 - 09:04
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
I dati riferiti dal Presidente dell'Anci e Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sulla spesa dei Comuni per il Pnrr sono indubbiamente positivi. A fine 2024, l'88% degli investimenti risulta in regola sui tempi di avvio di esecuzione dei lavori, o addirittura in anticipo. E l’amministrazione di Palazzo San Giacomo, guidata con saggezza da Manfredi, che fa del dialogo interistituzionale una delle sue armi vincenti, sta al passo con i migliori.
L'altra buona notizia è che il Ministero delle Finanze sta anticipando la spesa per i cantieri in corso, venendo incontro alle richieste dei sindaci, che altrimenti sarebbero stati impossibilitati a procedere, vista la scarsità dei fondi in loro possesso. L’auspicio è che questa accelerazione nell'erogazione delle risorse prosegua da parte del Governo con ancora maggiore determinazione, proprio in considerazione della capacità di spendere con efficacia,per certi versi insospettata, dimostrata dai municipi.
L'andamento del Pnrr sta dimostrando che, con l'ingresso in organico di giovani preparati, gli enti locali sviluppano notevolmente le competenze complessive nella gestione dei fondi. Questa svolta può indurre Governo, Parlamento e la stessa Unione Europea ad attribuire ai Comuni una maggiore centralità nella realizzazione di almeno parte delle opere pubbliche, quelle che rientrano nei confini di competenza degli enti locali.
Materialmente, significherebbe assegnare più risorse ai municipi, mettendoli in condizione di pianificare con maggiore sicurezza gli interventi di potenziamento infrastrutturale e di riconversione territoriale. Grazie anche al contributo dei Comuni, il Mezzogiorno può riuscire a ottimizzare questo ultimo anno del Piano di ripresa e resilienza, prima della scadenza dei terminiprevisti per la spesa degli importi erogati.
Passa anche per questa via la speranza di ridurre il divario col Centro-Nord. Ètuttavia necessario che si assicuri un forte rilancio nella speditezza anche di opere infrastrutturali infraregionali, la cui esecuzione è fondamentale per migliorare gli standard di competitività del tessuto produttivo meridionale.
Il completamento dell’Alta Velocità/Alta Capacità, il potenziamento delle reti digitali ed elettriche, la stessa mega-opera del Ponte di Messina (la cui realizzazione, peraltro, non rientra tra gli interventi finanziati col Pnrr) hanno un’incidenza potenziale per una maggiore coesione territoriale superiore a quella di iniziative rilevanti, ma pur sempre circoscritte, per raggio d’azione e obiettivi, al perimetro di un comune.
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