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Tanti progetti vincenti ma alla fine della giostra ha esultato solo Conte

È l’unico allenatore delle big ad essere rimasto al suo posto con la capacità economica copiosa

Tanti progetti vincenti ma alla fine della giostra ha esultato solo Conte

Antonio Conte

Simone Inzaghi sognava il triplete nella stagione conclusa da qualche settimana. Il tecnico era convinto che con la sua Inter potesse imitare quella di Mourinho. Poi via via si è visto sfilare la Coppa Italia, il campionato e la Champions League.

È rimasto a mani vuote e ha deciso di chiudere il discorso nerazzurro per andare ad arricchirsi come tanti altri in Arabia. Cercherà in terra saudita sapendo che la il calcio è tutt’altra cosa. Simoncino non è rimasto solo nel fallimento.

Ad “accompagnarlo” è stato anche Luciano Spalletti. L’altra sera contro la Moldova ha detto addio alla Nazionale dopo che il presidente Gravina lo aveva esonerato all’indomani della figuraccia con la Norvegia. Confesso che i suoi modi di comunicazione, anche in riva al Golfo, non mi sono mai piaciuti.

Troppo costruito, vede nemici ovunque. Si lega qualsiasi tipo di articolo o di affermazione al dito. Se finisci nel suo libro nero poi quando ti incontra ti fa notare cosa hai detto di lui. Quando vinse lo scudetto con il Napoli si presentò con una pila di giornali dove aveva ricevuto delle critiche.

A parte ciò, però, mi è dispiaciuto per come è stato trattato. Mandarlo via in quel modo è sembrato inopportuno. Gravina lo avrebbe dovuto fare a patto che se ne sarebbe andato anche lui. Ed, invece, è rimasto in sella al potere. Quella poltrona proprio non la vuole lasciare.

Fatto sta che dopo questo epilogo alla fine della giostra l’unico ad esultare è stato Conte. Lo scudetto di Tonino da Lecce sarebbe dovuto essere oscurato dalla conquista della Champions da parte dell’Inter ed, invece, è rimasto ancora lui sulla scena. Poi a dargli una mano ci ha pensato pure chi lo aveva preceduto nella conquista del tricolore con il Napoli.

A prescindere da tutto, poi, è l’unico allenatore delle big ad essere rimasto al suo posto con la capacità economica copiosa. Ripartirà da Dimaro con delle certezze mentre Chivu (Inter), Allegri (Milan), Juric (Atalanta), Tudor (Juve), Gasperini (Roma) e Sarri (Lazio) avranno il loro bel da fare per ricominciare.

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