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La riflessione
14 Giugno 2025 - 09:43
Il sindaco Gaetano Manfredi con l'artista Jaume Plensa davanti all'opera
Ancora una volta Napoli stupisce, anzi non finisce di stupire. Qualunque cosa si faccia qui, molto spesso si espone sempre a una tentazione spettacolare, a volte divertente, in qualche caso. anche di una paradossale, ammonitrice casualità.
In queste ore a farcelo dire è la gigantesca opera d’arte, una scultura di poliestere, alta 9 metri, opera dell’artista catalano Plensa installata in piazza Municipio, raffigurante una donna con le mani su bocca e naso dal titolo “Silente Hortense”. Cioè un invito a tacere.
“Che è sempre saggio osservare - diceva Virgilio - a meno che la “taciturnitas”, il silenzio non ti danneggi. Forse fino a giovedì scorso, 12 giugno, si poteva anche tacere, ora non si può più. Un comunicato stampa da parte dell’Associazione Cittadini per l’aria, per la difesa sua e del popolo napoletano, ha mandato all’aria ogni disputa sulla statua già in corso da giorni.
In uno suo comunicato l’associazione, Dio la benedica, fa sapere che “in seguito al ciclico monitoraggio nell’area portuale e dintorni, la situazione del porto è gravissima per la frequenza di emissioni velenose che stanno sforando più di una volta il limite consentito”.
Se provate a leggere la concentrazione dei nanogrammi per metro cubo si ribella anche l’intelligenza artificiale. Non si può credere: mentre da mesi c’è chi ci si bea con titoli trionfalistici del primato di Napoli indiscusso in campo crocieristico, questo comunicato afferma che la situazione attuale mette seriamente a rischio la salute di chi lavora nel porto o vi transiti.
Questo lo si sa dal 2015, da quando si decise la predisposizione delle banchine elettrificate per consentire alle navi di alimentarsi dalla rete elettrica, sono passati 10 anni e nessun molo è oggi elettrificato. Ci si rende conto? Abbiamo assistito a una interessante disputa tra critici d’arte, chi, con “tituli”, chi “senza tituli” e però un IV scudetto sul petto, polemizzare sulla opportunità o meno della installazione della statua a piazza Municipio; per come sono giunte a stare le cose, è meglio prendersi una pausa di riflessione.
All’opera d’arte raffigurante una donna., è sbagliato attribuire un invito a tacere, essa è invece stupendamente profetica per la posa che ha con le mani, invitanti da subito a turarsi “naso e bocca”. Napoli è stata ribalta internazionale del “teatro a sorpresa del futurismo” con il buffo ribaltamento dei ruoli che, in questa circostanza, è stupefacente e farà ancora di più ridere nel mondo.
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