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L'opinione
15 Giugno 2025 - 15:57
Il brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie ucciso da un bandito in una sparatoria
Nella vicenda del brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie l’aspetto più emblematico e che lascia perplessi è che gli uomini dell’Arma e della Polizia di Stato che hanno partecipato all’operazione a carico dei due banditi, non siano ancora stati incriminati sia per eccesso colposo di legittima difesa che per aver speronato l’autovettura dei grassatori.
In poche parole non è stato rispettato il cliché che pretende, come dimostrano decine di esempi anche recenti, che il “maschio” comportamento di uomini dello Stato per contenere o fermare dei delinquenti venga subito categorizzato come un accanimento a carico di poveri cristi con l’asma considerata invalidità professionale e permanente.
Nella stessa sorte sono in genere coinvolti quei cittadini che per difendere il proprio patrimonio o la vita dei propri cari utilizzano le armi legittimamente detenute a questo scopo il cui porto viene sempre più revocato dai prefetti che rappresentano lo Stato. Della morte del sottufficiale dell’Arma, rimane il suo esempio e la sua sorte.
Che un uomo anziano e sperimentato della Benemerita non abbia fatto finta di non vedere rientra nella normalità della comunità cui apparteneva. Se Legrottaglie si fosse girato da un’altra parte giustificandosi con la cataratta sarebbe vivo e con la valigia pronta per godersi la vecchiaia; che non l’abbia fatto lasciandoci la pelle è un incoraggiamento per tutti i suoi colleghi e non solo quelli a lui vicini.
La sua morte rimane un monito per un certo e vasto mondo di gente di sinistra abituata a considerare sempre i carabinieri come potenziali assassini. La sindrome Cucchi ha lasciato grossi sedimenti ed ha fatto assurgere i comportamenti dell’Arma a quelli di costanti partecipi di un mondo di fuorilegge.
D’altronde il Governo con l’introduzione della tutela legale a favore dei membri delle Forze dell’Ordine (cfr. Decreto Sicurezza) ha voluto dare ulteriore incoraggiamento a chi rappresenta la Repubblica a darsi da fare. Speriamo che il caso del vicebrigadiere con figlie adolescenti lasci il segno e che Legrottaglie possa correre sulle nuvole con la sua amata motocicletta e gli alamari al vento in uno con la nostra bandiera.
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