Ogni volta che si tocca la “10” c’è la disputa tra vecchi e giovani

Premesso che Kevin De Bruyne nella sua carriera non ha mai indossato la maglia numero 10. Ma possibile che ogni volta che arriva un campione nel Napoli bisogna sempre fare polemica sulla casacca ritirata in onore di Maradona? Anche Kvaratskhelia l’avrebbe meritata. Così come Lavezzi un bel po’ di tempo fa.

Ma nessuno ha mai osato a chiederla perché Diego è Diego. Tornando all’ultimo grande acquisto va detto che quando approdò al Manchester City, nella stagione 2015-16, scelse la 17. In precedenza al Wolfsburg aveva la 14. Stessa cosa anche negli inizi al Genk. Nella toccata e fuga a Brema aveva dietro le spalle la 6.

In Nazionale, poi, porta la 7. Sbarcato in riva al Golfo, naturalmente, viste le sue qualità, c’è la new generation che lo vorrebbe vedere in campo con la camiseta dei top player. La vecchia guardia, però, non ci sta perché la 10 è appartenuta al dio del calcio e quindi non deve essere rimessa di nuovo in mezzo. E ci sta. Ma bisogna mettersi anche nei panni dei giovani che avrebbero voglia di vivere anche loro certe emozioni considerata la presenza in azzurro di uno dei fenomeni della pedata più forti degli ultimi anni.

KDB come il Pibe non sarebbe male. A livello di marketing il Napoli farebbe il botto. Non ci sarebbe prezzo per assicurarsi la maglietta di “King Kev”. Non si sa cosa ne pensa il diretto interessato. Fatto sta che bisognerà capire quale sarà il suo numero. La 17 oggi la indossa Mathias Olivera. La 7, invece, è di Neres. La 14 è libera poiché l terzo portiere Contini andrà via a parametro zero.

Di certo Valentina De Laurentiis e Tommaso Bianchini stanno studiando bene il da farsi. Prima di partire per Dimaro Folgarida ci sarà la scelta definitiva anche perché saranno messe in vendita le casacche con lo scudetto in petto. E in tanti vorranno assicurarsi quella di De Bruyne.

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