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IL NOSTRO POSTO
25 Giugno 2025 - 09:21
Matteo Salvini
Ricorderete certamente la campagna mediatica messa su dalla sinistra contro il nuovo Codice della Strada, voluto con determinazione dal ministro e vicepremier Matteo Salvini. Quella narrazione, infarcita di fandonie, vere e proprie fake-news e tanto cinismo ipocrita, ha accompagnato per mesi l’intero iter del Ddl, e non si è fermata nemmeno dopo che - dallo scorso 14 dicembre - la riforma è entrata finalmente in vigore. Ma, come uso ripetere spesso, il tempo è galantuomo! E, alla fine, i risultati hanno smontato, pezzo per pezzo, quel racconto dai toni mistificatori e inquietanti.
Per farlo intendere anche a chi utilizza la critica a prescindere e in maniera sistematica, e soltanto perché si deve colpire l’avversario politico, riporterò alcuni dati che testimoniano come il Codice, a sei mesi dall’attuazione, abbia influito positivamente sulla sicurezza, facendo diminuire il numero dei decessi e degli incidenti sulle nostre strade.
Il raffronto va fatto con il 2024. Lo scorso anno sono morte in Italia 11 persone al giorno; i feriti sono stati quasi 250.000, molti dei quali hanno visto la propria esistenza praticamente distrutta. Va sottolineato pure che anche davanti a questo pesantissimo bilancio, che “gridava” la necessità di invertire la tendenza, la sinistra è sempre rimasta indifferente.
E volutamente, non si è fermata a riflettere sullo scopo principale e dichiarato del nuovo impianto normativo: salvare vite umane, nel solco di una battaglia di civiltà che ognuno di noi, al di là dello schieramento politico di appartenenza, dovrebbe combattere quotidianamente. Così non è stato, ma non importa perché l’obiettivo che si era prefissato la Lega è stato centrato. Nei primi sei mesi dall’entrata in vigore della legge, gli incidenti si sono ridotti del 4%, i decessi sono calati dell’8,7%.
È diminuito anche il numero dei feriti: -5,6%. Non solo. Passi importanti sono stati compiuti anche sul versante della prevenzione. Lo straordinario e costante impegno, insieme al potenziamento del piano di monitoraggio, ha portato le forze dell’ordine ad effettuare ben 417.663 controlli, tramite etilometri e test antidroga.
Tra le persone fermate sono risultate positive all’alcol soltanto l’1,83%, lo 0,25% per le droghe, e ciò dimostra in maniera inoppugnabile anche quanto siano state efficaci le campagne educative previste dalla riforma e rivolte, in particolare, ai giovani. Insomma, sta cambiando in positivo anche la cultura della guida e si sta diffondendo sempre di più il senso civico, quel principio sacro del rispetto della propria vita e di quella degli altri quando ci si mette sulla strada.
È la conferma che le scelte dettate dal buonsenso, alla fine, pagano sempre. E di questo bisogna dare atto a Matteo Salvini che proprio sul buonsenso, sul coraggio, sulla concretezza, sulla massima attenzione per le esigenze dei territori, sulla difesa degli interessi degli italiani, ha costruito un progetto che oggi inorgoglisce tutti coloro che si ritrovano sotto le insegne della Lega, dal Nord al Sud del Paese.
Esattamente come nel caso del Decreto Sicurezza, la cui attuazione si deve alla spinta fondamentale del nostro partito. Grazie alla nuova normativa, si mettono in campo misure adeguate e più stringenti per punire chi delinque, e tra questi i “ladri di case” (con pene fino a 7 anni di reclusione) o coloro, che nascondendosi dietro il finto alibi della libertà di manifestare anche per il motivo più insignificante, occupano le autostrade, i binari ferroviari, e magari impediscono a una persona malata di sottoporsi a una terapia o a una visita medica.
Non solo, il nuovo impianto normativo garantisce maggiori tutele per le forze dell’ordine, troppe volte obiettivo dei raid di facinorosi e criminali che si portano a termine in piazza e nelle carceri. La Lega lavora anche per l’eliminazione del cosiddetto "atto dovuto", per impedire che finisca sotto indagine il tutore dell’ordine che, nel corso di un’azione di polizia, nell'esercizio delle sue funzioni, per difendere sé stesso o il prossimo, ferisca o uccida il criminale che, magari per sottrarsi alla cattura o per portare a termine la sua azione, non si fa scrupoli a premere il grilletto e fare fuoco.
Ma, soprattutto, questo decreto risponde alla richiesta della stragrande maggioranza dei cittadini che rivendicano il diritto alla sicurezza, e che, per troppi anni, vi hanno dovuto rinunciare spesso a causa della ideologia e del finto buonismo della sinistra.
Infine, restando in tema di scelte di buonsenso e di chi lavora per l’affermazione dei principi dello Stato, vorrei ricordare la vicenda Open Arms, che ha riguardato Matteo Salvini (all’epoca dei fatti titolare del Dicastero agli Interni) e che lo ha costretto a subire un processo totalmente ingiusto, soltanto per aver fatto il proprio dovere di ministro, difendendo i confini nazionali.
Nei giorni scorsi sono arrivate le motivazioni della sentenza di assoluzione, che non solo mettono la parola fine a tutte le assurdità delle sinistre e della loro “teoria dell’accoglienza” a tutti i costi, ma confermano l’azione politica e strumentale di queste Ong. Dalle motivazioni emerge, infatti, che proprio Open Arms si rifiutò di individuare altre soluzioni per lo sbarco, insistendo pretestuosamente sull’Italia.
Dunque, l’epilogo positivo di questa storia è l’ennesima conferma che quando si agisce solo ed esclusivamente per la tutela dei diritti della collettività, mettendo davanti a qualsiasi altra cosa gli interessi del Paese, alla fine non può che arrivare il giusto riconoscimento per le scelte di buonsenso che si effettuano.
Ed è proprio su questi principi che la Lega continua a muoversi anche qui nel Nostro Posto. Da tempo lavoriamo per ricostruire e rilanciare la Campania, una regione che gli ultimi dieci anni di Amministrazione targata De Luca e Pd hanno letteralmente affossato. Lo facciamo quotidianamente per restituire ai cittadini tutti i servizi che si sono visti sistematicamente negare da chi non ha badato ad altro se non a rafforzare un cinico sistema di potere e che attualmente è impegnato soltanto nella lotta spasmodica e negli accordi - più o meno sottobanco - per restare attaccato alla poltrona.
Questi problemi li lasciamo a loro e ai loro “circoli magici”… per noi la politica è altro, a noi interessa restituire ai campani orgoglio per la terra in cui vivono, senso di appartenenza, aspettative per il futuro. E questo passa per l’imprescindibile riconoscimento del diritto alla salute, alla sicurezza, al lavoro, ai trasporti, alla casa, a poter contare su standard di vivibilità degni di questo nome. Tutti diritti tragicamente negati in questi 10 anni. Sono atti dovuti, certo, ma anche scelte di buonsenso e con questo principio tra pochi mesi guideremo la Campania.
*Capogruppo Lega Consiglio regionale Campania
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