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Perché la Napoli-Bari serve anche alle aree interne

Per gli inizi del 2026, con la realizzazione delle tratte Napoli Cancello e Cancello Frasso, il collegamento tra i capoluoghi campano e pugliese dovrebbe diventare diretto

Perché la Napoli-Bari serve anche alle aree interne

Gli aggiornamenti sulla linea ad Alta velocità e capacità Napoli Bari forniti dal Direttore Investimenti di RFI Rete Ferroviaria Italiana, Lucio Menta, nel corso di un evento promosso dall’Associazione costruttori partenopea, sono confortanti. Per gli inizi del 2026, con la realizzazione delle tratte Napoli Cancello e Cancello Frasso, il collegamento tra i capoluoghi campano e pugliese dovrebbe diventare diretto, senza dunque che i viaggiatori siano costretti a cambiare treno.

I tempi di percorrenza tra le due metropoli del Sud dovrebbero ridursi da 3 ore e 40 minuti a 2 ore e 40. Quando l'opera sarà completata in tutte le tratte, il tempo di percorrenza si ridurrà a 2 ore. L'opera infatti è destinata a proseguire fino agli inizi del 2029, con l’esecuzione del lotto Apice Orsara e la realizzazione della nuova stazione Hirpinia.

I vantaggi dell’alta velocità sull’asse Campania-Puglia non riguarderanno solo i tempi dei collegamenti, ma anche la frequenza delle corse. L’opera mira a migliorare significativamente l’accessibilità dei territori attraversati, portando da 4 a 10 treni ogni ora i vettori impegnati sulle tratte da Napoli a Foggia.

Vi sarà un impatto positivo anche in termini ambientali, con la riduzione di 140 mila tonnellate di emissioni di Co2. Secondo uno studio congiunto Svimez-RFI, la Napoli Bari genererà un valore aggiunto di 4,4 miliardi, con oltre 60 mila posti di lavoro. Gli effetti propulsivi per l’economia si incrementeranno, perché l’Alta Velocità favorirà le sinergie tra i due principali sistemi produttivi imprenditoriali del Sud.

Con la realizzazione anche della Salerno Reggio Calabria, si darà attuazione al più ampio Corridoio ferroviario TEN-T Scandinavia-Mediterraneo, il cui scopo è di connettere il Nord Europa con il Sud Italia. Sono queste le infrastrutture che abbattono il divario Nord-Sud. È incredibile non siano state già realizzate da chi ha governato nei decenni scorsi.

Va ora fatta attenzione a che opere di tal genere non restino isolate ma siano accompagnate da un potenziamento forte della rete ferroviaria regionale e della stessa rete stradale. Oltre all’importantissimo collegamento tra Napoli e Bari, la linea ad Alta Velocità è infatti propedeutica a un rilancio delle aree interne, tale da frenare l'attuale tendenza a un pericolosissimo decremento demografico.

Ma, a tal fine, occorre creare reti viarie che permettano di ridurre a massimo mezz’ora la distanza tra i territori e le stazioni della linea veloce.

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