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Primo come sostenibilità finanziaria e quarto scudetto, il Napoli non ha eguali

Bisogna andare fieri di una squadra che si aggiudica il massimo trofeo italiano e lascia tutti indietro anche a livello di conti

Primo come sostenibilità finanziaria e quarto scudetto, il Napoli non ha eguali

Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte

Uno scudetto sul campo, un altro dal punto di vista economico. Il Napoli di Aurelio De Laurentiis non ha eguali. È vincente in tutto. Grazie a Conte e ai suoi ragazzi è stato conquistato il quarto tricolore della storia partenopea. Grazie all’ottima gestione societaria si è primi per sostenibilità finanziaria con un punteggio medio di 26,2.

L’inchiesta svelata su X e condotta da Off The Pitch, autorevole servizio di business intelligence sul calcio, ha regalato nuove gioie al presidente, al suo management ma anche al popolo azzurro. Bisogna andare fieri di una squadra che si aggiudica il massimo trofeo italiano e lascia tutti indietro anche a livello di conti.

Il punteggio, ottenuto combinando i dati del margine operativo lordo e di mantenimento con quello del ritorno sulle attività pre tax, evidenzia la solidità economica raggiunta nel corso degli ultimi tempi. Per trovare un’altra italiana in questa graduatoria si deve arrivare al settimo posto dove c’è la Fiorentina che è proprietaria del centro sportivo Viola Park e di altri beni immobiliari. Si gongola, dunque, in riva al Golfo mentre a distanza di ducento chilometri c’è la Lazio che almeno fino a gennaio non potrà fare mercato in entrata.

Una situazione molto delicata che potrebbe costringere l’amico Sarri a dimettersi. Il presidente Lotito ha difficoltà con l’indice di liquidità e ha un livello di indebitamento complessivo considerato eccessivo al pari del cosiddetto costo del lavoro allargato, il rapporto tra le spese dei tesserati e dipendenti e il fatturato del club. Un imprevisto niente male per una società che ha un presidente che fino ad oggi ha provato a vincere qualcosa ma non c’è mai riuscito.

A differenza del suo amico Aurelio che ha già due tricolori in bacheca e non è mai andato in affanno a livello economico. Anzi, quando non ha conquistato i trofei ha vinto lo stesso lo scudetto del bilancio. Basti pensare che l’estate del terzo tricolore mandò via tutti i big, abbassò il monte ingaggi e si affidò ad un nuovo gruppo che stravinse il campionato.

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