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l'intervento
07 Luglio 2025 - 09:18
Ci risiamo! Siamo al terzo atto! Ci riferiamo a quanto avviene ogni volta che si riaccendono i riflettori sullo stupro di gruppo avvenuto a luglio 2019, ad opera di quattro giovani tra cui Ciro Grillo, figlio del noto Beppe. Anche ora, infatti, ci ritroviamo a commentare alcuni discutibili comportamenti messi in campo per delegittimare la richiesta di colpevolezza degli imputati. Nell’autunno 2023 assistemmo all’uso scorretto della tv pubblica che il comico genovese fece durante un’intervista rilasciata a Fabio Fazio usando le telecamere per prendere in giro l’avvocata Giulia Buongiorno che difende la vittima. Qualche settimana dopo, quando iniziarono le udienze del processo, molti giornali, tra cui il nostro, riportarono la riprovazione dell’opinione pubblica per l’interrogatorio condotto della difesa degli imputati che si accaniva sulla presunta vittima ponendo in rapida successione domande diffusamente definite “da Medioevo”.
La scorsa settimana, poi, abbiamo assistito a quello che può essere definito l’esordio come attore di Ciro Grillo il quale, anche a nostro parere, non si è esibito su un qualsiasi palcoscenico bensì nell’aula giudiziaria dove sono riprese le udienze del processo a suo carico. È apparso chiaro a tutti, infatti, che quanto è avvenuto sia il risultato di uno studio a tavolino di un copione che vuole far passare il giovane Grillo come il classico bravo ragazzo. Il 26enne, infatti, si e’ presentato in aula indossando un classico abito di lino beige e vantandosi pubblicamente di essersi laureato in giurisprudenza. Dopo un buon ingresso in scena il clou e’ avvenuto quando ha pubblicamente riferito che a dicembre diventerà padre di una bimba e, lacrimando di (finta) commozione, si è augurato di non essere in carcere al momento della nascita della figlia.
Evidentemente oltre che giurisprudenza avrà studiato anche teatro! Il Procuratore Gregorio Capasso al termine di otto ore di requisitoria in un’aula con i condizionatori in panne, ha chiesto nove anni di reclusione e, naturalmente, i legali della difesa hanno reagito commentando che la richiesta è troppo severa. Tra lo sconcerto di tanti altri commentatori abbiamo appreso che nel corso del dibattimento, a proposito dell’interrogatorio da Medioevo, alla ragazza che denunciò lo stupro sono state rivolte ben 1675 domande di cui la maggioranza molto sconcertanti. Un vero record!
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