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L'intervento
09 Luglio 2025 - 09:53
Il governatore Vincenzo De Luca
Nel contesto politico attuale, dopo la bocciatura del terzo mandato per Vincenzo De Luca, si apre una stagione decisiva per la Campania. Eppure, come ha ricordato lo stesso governatore uscente, il vero tema non dovrebbe essere solo la corsa alle candidature, ma un programma concreto per il futuro.
De Luca rivendica cantieri aperti, dieci nuovi ospedali, treni per la Circumvesuviana, il raddoppio della Tangenziale: opere importanti che nessuno deve bloccare. Ma non basta. De Luca non può essere l’unico capace di portare la Regione verso un nuovo progresso. Napoli deve trovare la forza di esprimere una classe dirigente all’altezza, con idee nuove, energie fresche, una visione capace di dare continuità a quanto di buono è stato fatto, ma anche di superare ciò che non funziona.
Non bastano cantieri e appalti: serve un programma partecipato, trasparente, radicato nei bisogni reali della gente. Troppe volte Napoli è stata spettatrice di decisioni prese altrove. Oggi non può più permetterselo. Serve un percorso chiaro, magari primarie civiche, per scegliere una figura autorevole e un progetto condiviso, che metta insieme competenze, coraggio e innovazione. Non un nome calato dall’alto, ma una guida che sappia parlare a tutta la Campania: dalle aree interne ai quartieri urbani, dalle province ai piccoli comuni.
La sfida è garantire continuità dove serve, migliorare dove è urgente, rilanciare dove tutto è fermo. Senza paura di rivedere scelte sbagliate o correggere ritardi. Per farlo serve una regia forte, autonoma, libera da vecchie logiche di clientelismo e personalismi.
Napoli deve tornare a guidare la Regione con coraggio e visione, mettendo al centro lavoro, qualità della vita, legalità, trasporti, ambiente, servizi sociali. Solo così sarà protagonista di un vero riscatto. Non è solo una questione di nomi, ma di programmi, di trasparenza, di obiettivi chiari e tempi certi.
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