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La riflessione

Ischia e il fondamentale ventennio “democristiano”

C'è una documentazione immensa sullo sviluppo economico iniziando dal secondo dopoguerra

Casamicciola rinascerà, ma come? Ma quando?

C’è un aspetto positivo della vecchiaia. È quello di poter pensare e scrivere liberamente senza tatticismi o per dovere di partecipazione ad un partito o idea politica. Dietro di me mentre scrivo c’è solo una parte della mia biblioteca con centinaia di libri raccolti in oltre 50 anni. Se voglio scrivere di qualcosa faccio uso della mia memoria ma posso trovare se lo trovo nel disordine un libro di 50 anni fa o di 30 o di ieri al quale ho attinto I miei pensieri. Le mie riflessioni storiche sullo sviluppo dell'isola d'Ischia negli ultimi 80 anni sono un misto tra esperienze vissute da cronista locale per 50 anni e le letture che ho fatto in modo che un panorama del mondo sia trasferito sul piano locale. Ischia è un'isola aperta al mondo, antica con una grande storia, interessantissima nel suo sviluppo economico.

Non ho mai creduto che fosse campanilismo occuparsi così ostinatamente di Ischia come se fosse al centro del mondo o dell'Europa. I fatti economici ne fanno un interesse nazionale al pari delle sue caratteristiche naturali. C'è una documentazione immensa sullo sviluppo economico di Ischia iniziando dal secondo dopoguerra. Un contributo enorme alla conoscenza dei fatti ed alla raccolta dei documenti lo ha dato il prof. Raffaele Castagna con la pubblicazione da 50 anni del suo periodico "la rassegna d’Ischia" e di tutte le pubblicazioni allegate. È un patrimonio di conoscenze al quale ho attinto decine di volte per scrivere i miei articoli. Con Raffaele conservo un rapporto di affetto e stima e mi amareggio se non ho potuto fare di più per allestire una "casa della storia" a Casamicciola non solo per fare una biblioteca di storia moderna e contemporanea ma un centro culturale vivo con conferenze, dibattiti, mostre.

Ho indicato da anni anche al commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini la casa che fu del dottor Giuseppe Mennella (1867-1949) per un luogo storico di cultura locale. Mennella aveva la più ampia biblioteca di storia locale. Per fortuna fu acquistata nel 1951 dal duca Camerini e non è andata perduta. Ma se I libri suoi sono conservati la sua casa è andata distrutta o peggio recuperata e poi abbandonata. Andate a vedere l'esterno cadente in via principessa Margherita. Chiedete al comune di Casamicciola o alla Regione Campania chi è il proprietario e perché è abbandonata ad 8 anni dal terremoto del 21 agosto 2017. Ma un paese non rinasce dalla memoria di se stesso con le sue generazioni con i loro ricordi?

L'archivio di libri, giornali, riviste di Raffaele Castagna ma anche quelli di altri studiosi come quello del preside Nunzio Albanella sarebbero preziosi per una "storia vivente" ed anche per un "turismo culturale" soprattutto per Casamicciola duramente colpita da terremoti ed alluvioni. È interessantissima la storia dello sviluppo economico. Soprattutto il ventennio 19501970 o la storia amministrativa dal 1946 al 1964. I 18 anni della omogeneità politica dei sei comuni dell'isola d'Ischia tutti governati da uomini della Dc che dal 1952 al 1972 ha governato anche l'ente autonomo di diritto pubblico per la "valorizzazione". Se quel ventennio avesse avuto l'attuale classe dirigente dei sei comuni appiattita sul presente e sull'economia di mercato Ischia non avrebbe avuto una espansione economica e sociale. La classe dirigente di quel ventennio realizzò l'impossibile. Gli archivi storici danno riconoscimento a quei protagonisti.

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