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lettera al direttore

Wimbledon, potere e ipocrisie: Sinner vince, lo Stato perde

Non posso fare a meno di ricordare una famosa frase di Cossiga: “Stiamo assistendo ad una grossa operazione di ipocrisia”

Sinner, caso doping non è chiuso: Wada può fare ricorso

Jannik Sinner

Gentile Direttore, martedì, il Corriere della Sera apre in prima pagina con una vignetta del bravo Giannelli, in cui appare la notizia della storica impresa del tennista Sinner che vince il prestigioso torneo di Wimbledon e l’immagine della Premier Meloni che impreca contro se stessa per aver “perso l’occasione“ di non essere presente alla vittoria dell’”italiano”. Mi è sorto subito il dubbio che la presenza del Re spagnolo e della futura Regina d’Inghilterra dovessero trovare dall’altra parte “schierato” il nostro Capo dello Stato Mattarella, per analogia di carica ed incarico.

Ho consultato qualche buon libro di Diritto Costituzionale, che mi ha confermato di essere nel giusto affermando che un Re Costituzionale corrisponde al nostro Capo dello Stato Repubblicano. Non so perché il Presidente Mattarella non ci fosse; mi piacerebbe, comunque, “abbracciare” una delle tante tesi apparse sui “social”, in cui Mattarella letteralmente “snobbato” da Sinner all’indomani degli “Australian Open”, perché non aderì al suo invito adducendo motivi di “riposo”, abbia ancora presente quello “sgarbo istituzionale”, di cui tutti noi Italiani dovremmo sentirne il peso, dato che il Presidente della Repubblica italiana rappresenta tutto il popolo. Ignoro anche, cosa sia passato nella mente di Giannelli, quando al posto dell’assenza di Mattarella ha posto la Meloni, Capo del Governo, che nella nostra Costituzione non ha la “rappresentanza della nostra Unione di Popolo, tant’è vero che è espressione di una maggioranza e non dell’intera Nazione.

Non sono “meloniano”, come sa chi mi conosce o ha letto qualche mia “lettera al Direttore” in tanti anni di collaborazione con il prestigioso “Roma”. Sono, ero, e rimango un “democristiano” della prima ora, “emigrato” in Forza Italia quando la Dc fu fatta scomparire sotto i magli “unidirezionali” di “Mani Pulite”. Non rivendico, da “anziano nostalgico e rancoroso “ i miei tempi” di consigliere comunale ed assessore a Napoli, o i tempi di legislatore al Consiglio regionale, ma non posso fare a meno di ricordare una famosa frase che pronunciò il Presidente Cossiga, a proposito degli sviluppi di Mani Pulite: “Stiamo assistendo ad una grossa operazione di ipocrisia”.

Aveva tanta ragione in vita. Ora dal misterioso “aldilà” starà assistendo ad una massificazione e strumentalizzazione molto più massiccia dell’ipocrisia. Che Sinner sia un campione di gran classe è un dato acclarato. Che il suo successo a Wimbledon sia stato strameritato è altrettanto vero. Che si stia formando una “coppia” in “eterna” rivalità tra Sinner e il campione spagnolo Alcaraz, come ai bei tempi Djokovic-Nadal è storia ormai sicura. Per favore, però, vorrei qualche risposta a semplici domande: credete davvero che un massaggiatore può “trasmettere” con le mani per un massaggio al corpo dosi di clostebol, farmaco ritenuto proibito dalla Federazione Internazionale Tennis, al pari di qualsiasi sostanza dopante? Credete davvero all’imparzialità dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) che ha patteggiato con Sinner appena 3 mesi di squalifica, giusto il tempo per partecipare agli “Open” di Francia (squalifica terminata il 9 maggio; open iniziati il 19 maggio)? Pensate davvero che un grande campione, come Sinner, possa essere un “esempio” per i giovani, posto che lui, appena ventenne, ha trasferito la sua residenza nel “paradiso fiscale” del Principato di Monaco, pagando appena il 4% delle tasse, mentre l’altro valido campione spagnolo Alcaraz ha lasciato la sua residenza in Spagna dove si pagano le imposte come da noi, potendo raggiungere anche il 50%?

Tre milioni e mezzo di euro sono andati al nostro “campione italiano” su cui pagherà il 4% di tasse; 1,8 milioni, invece, andranno ad Alcaraz, su cui pagherà circa il 50%, di cui beneficerà il suo Paese, la Spagna, mentre per Sinner nemmeno il 4% nelle casse del nostro Ministero del Tesoro (cioè, ai cittadini). Un’ultima osservazione, che mi procurerà tante antipatie, perché oggi l’”anestetico” propinato al popolo è l’accettazione supina di un “mantra” che inneggia solo al vincitore, giammai allo sconfitto, seppur anche se cittadino esemplare. Ho contato almeno una ventina di apparizioni televisive giornaliere del nostro campione; anche foto sui giornali; social di tutti i generi , del viso sorridente di Sinner che sponsorizza una bibita, un caffè, perfino una pasta, ecc.

Una parte degli emolumenti astronomici di quei guadagni finisce nelle casse del nostro Stato, perché, poi, ci venga “restituito” in beni e servizi della collettività? Nemmeno per sogno! Appena il 4% va nel pingue tesoro del Principato di Monaco, che, come è noto, vive… nella “povertà” assoluta e indigenza dei cittadini. I quali cittadini, se vogliono diventare tali provenienti dall’estero, devono dimostrare di avere almeno 500mila euro di deposito su una banca monegasca. Che ne pensano i nostri “pasradan” dell’eguaglianza? Non li ho mai sentiti protestare o fare lunghe marce per queste vere ingiustizie sociali. Va tutto bene, anche se si grida dai microfoni portatili che la “Meloni ha di fatto favorito l’invasione russa all’Ucraina”, o che “stia appoggiando l’eccidio di Gaza”! Vecchia e vera politica dove sei tu?

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