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lo straniero

Perché il sindaco di Napoli al terzo posto di gradimento?

La realtà è del tutto diversa

Manfredi: «Un Gp a Napoli? Se c'è possibilità, la coglieremo»

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi

Il mio mestiere è stato quello delle indagini di mercato, della pubblicità e dell’opinione. Non posso quindi astenermi dal reagire al sondaggio che colloca il sindaco di Napoli al terzo posto tra i sindaci italiani. «Sono grato ai cittadini che confermano la larga fiducia nell'azione di governo che stiamo mettendo in campo» commenta Manfredi col suo solito tono di umilità. “È anche una soddisfazione, non solo mia personale – aggiunge ma per tutta l’amministrazione per il lavoro che si sta facendo ed è anche un riconoscimento per Napoli. Stare sul podio significa che la città oggi è tra le meglio amministrate, e questo grazie anche al grande contributo dei cittadini. Questo è motivo di orgoglio per tutti”.

Ora la realtà è del tutto diversa, come testimonia lo studio de “Il Sole 24 Ore” sull’evoluzione della qualità della vita. “Essa colloca Napoli al 106simo posto su 107 possibili per quanto riguarda i servizi concreti. Buche nei marciapiedi e nelle strade, edifici che crollano, una spiaggia pubblica infame e trasporti indegni. La povertà che cresce e il divario tra le classi il più alto di tutta la penisola". Nella realtà, Napoli scivola indietro per ciò che riguarda le condizioni economiche delle famiglie. La “povertà assoluta” raggiunge il terribile livello del 12,8%; il tasso della gente che si rivolge ad ospedali fuori regione cresce, e il cattivo funzionamento dei trasporti pubblici causa la diminuzione dei chilometri percorsi sulle linee.

Anche il numero di persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali o di insalubrità cresce del 4,6%. Il rapporto tecnico Asvis evidenzia come Napoli sia la peggior città in quanto a progresso. Allora, come mai il sindaco di Napoli raccoglie tanti consensi?!La risposta è: "marketing e comunicazione politica stupida", per parafrasare Bill Clinton. Il sindaco di Napoli ci eccelle. È onnipresente sulla stampa quotidiana e negli altri media. Rispetta alla lettera i codici di un archetipo di brav’uomo che esprime le idee umane e generose di un universitario di qualità. Il giorno in cui ha fatto evacuare le Vele dopo che c’erano stati 3 morti e 11 feriti a causa di un crollo, non si poteva che condividere il toccante discorso che esprimeva rilievo per la fine dello scandalo delle condizioni di vita indegne di quel contesto. E indirettamente, ci si rendeva bene conto che attribuiva a se stesso il merito.

Questo non ha scandalizzato nessuno, perché poche persone sanno che l’incidente è sostanzialmente una sua responsabilità, poiché il rapporto tecnico di uno studio di ingegneria, che ha sulla sua scrivania da quando è in carica, indicava quanto fosse pericoloso vivere nelle Vele e raccomandava di evacuarle con la massima priorità. Allo stesso modo, la Coppa Louis Vuitton non allevierà in nulla la vita dei disgraziati. Napoli soffre già ora di un turismo eccessivo, ed è evidente che i ritorni economici di questa regata — prestigiosa, per carità — andranno in altre mani e non in quelle dei più poveri che ne avrebbero più bisogno. Il rapporto Legambiente “Ecomafia 2025”, pubblicato la settimana scorsa, ha evidenziato un aumento del 23%, dei crimini dell’“Ecomafia” nella provincia di Napoli.

Negli ultimi 30 anni, ha segnalato 230 clan attivi in tutti i settori; quindi, potete immaginare che la manna raccolta non arriverà mai alla classe più bassa. Rispetto alle critiche espresse da alcuni gruppi sullo svolgimento della Coppa America a Napoli, Manfredi risponde che: “C’è libertà di critica, l’importante e che noi cerchiamo di fare bene le cose”. Se questa frase non portasse con sé un lato drammatico nel contesto di Napoli, farebbe ridere. Come dice il sindaco in privato a proposito delle opere d’arte che mette davanti al suo Municipio per “educare il popolo”, "l’importante è soprattutto di fare parlare di sé", e non c’è dubbio che la Coppa America metta il sindaco di Napoli al centro della scena.

L’obiettivo del “marketing” è ottenere dalla audience a cui si rivolge un’azione concreta. Per i marchi come Vuitton, è far comprare dei prodotti sui quali ottiene un margine enorme, mentre per Manfredi è far votare in suo favore. Entrambi ci riescono benissimo: l’uno promette uno status sociale superiore a piccole borghesi che sognano di ostentarlo, l’altro promette umanità e giustizia sociale... a un popolo infelice che sogna di uscire dalla miseria in cui vegeta. Questa è la ragione per cui il sindaco gode di popolarità. Purtroppo, questa politica sboccherà prima o poi su un governo municipale d’estrema destra, perché è l’unico partito che promette al ceto popolare un’alternativa alla sinistra sul piano sociale.

La destra moderata promette in effetti di favorire il dinamismo degli affari, cosa che non interessa Napoli, perché è la città meno imprenditoriale d’Italia. La estrema destra sarà quindi la soluzione che il popolo sceglierà quando si renderà conto che il sindaco si prende gioco di lui con i suoi bei discorsi. Come dice Machiavelli: “Si conserva il proprio potere fino a quando non si abbia più la capacità di fare credere alle proprie promesse”.

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