Tutte le novità
L'intervento
25 Luglio 2025 - 09:31
Gli investimenti fissi lordi dei Comuni italiani nel 2025 dovrebbero ammontare a 20,9 miliardi. Nel 2024 il totale si è fermato a 19,1 miliardi. Rispetto all'anno precedente l'incremento sarebbe così del 9,4%. La stima è stata elaborata per il Sole 24 Ore dall'Ifel, l'Istituto per la finanza e l'economia locale dell'Anci.
La prospettiva è molto positiva, se si pensa che già il 2024 ha fatto segnare un forte incremento, +17,2%, sul 2023. Le cose inoltre dovrebbero andare ancora meglio per gli enti locali del Mezzogiorno. I dati già acquisiti, quelli del primo semestre 2025 rilevati dal Siope, il sistema telematico del Ministero dell'Economia, ci dicono infatti che il totale Italia raggiunto dai Comuni, pari a 9,09 miliardi, è del 9,15% maggiore rispetto al primo semestre 2024, ma che la spesa del Sud è cresciuta del 12,1%.
Insomma, dopo un blocco del turnover prolungatosi per anni e anni, è bastato consentire agli amministratori meridionali di poter assumere di nuovo personale qualificato e giovane, e di disporre di un bel po' di soldini per non limitarsi solo a progettare ma poter anche realizzare le opere programmate, e la macchina pubblica ha preso a funzionare.
La dotazione maggiore di risorse rispetto al Nord (il Pnrr per le infrastrutture e i servizi assegna al Mezzogiorno molto più del 40%) è stata decisiva perché, a parità di efficienza, il Sud riuscisse a spendere di più. Ma la sorpresa sta proprio nella rapidità di utilizzo delle risorse anche in un'area in cui per decenni si era stentato a spendere i fondi europei. A generare la svolta ha concorso la sburocratizzazione delle procedure previste per il Pnrr.
È ora fondamentale che il flusso di risorse diretto al Sud continui, anche dopo il Piano, grazie all’efficace utilizzo dei fondi coesione nazionali e di quelli del nuovo ciclo di fondi europei 2021-2027. Ma, perché questo accada, è necessario anche che il modello d'intervento si conformi a quello impostato per il Piano di ripresa e resilienza. Il fatto che il trend virtuoso continui è la premessa perché l'economia del Mezzogiorno si sviluppi.
È indispensabile, a tal fine, potenziare il contesto entro il quale operano le imprese. Il circolo virtuoso farà sì che aumenti sempre di più anche l'investimento privato, come sta già accadendo con la Zes unica. Più si è costanti su questo percorso, più il Sud diventerà attrattivo anche per grandi investimenti italiani, e soprattutto esteri, che potranno ampliarne notevolmente il tessuto produttivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo