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L'intervento

I trasporti a Napoli: storia infinita di disagi e pericoli

In queste ultime settimane la situazione sta esplodendo in maniera drammatica e insopportabile

Comitato pendolari Circum: «Non ci saremo a incontro con Eav»

Pendolari sui binari

In queste ultime settimane la situazione dei trasporti pubblici a Napoli e nella sua area metropolitana sta esplodendo in maniera drammatica e insopportabile.

Dai disagi per i viaggiatori costretti a barcamenarsi con la soppressione di convogli e di corse sulla Linea 1 della Metropolitana, circolazione per guasti sulla linea che hanno costretto i passeggeri a fuggire a piedi lungo i binari e le gallerie per raggiungere le stazioni più vicine e tornare all’aria aperta. Una storia davvero angosciante e oltremodo preoccupante per la sicurezza dei trasportati. Qui la situazione diventa sempre più grave.

Non si può più parlare soltanto di disagi e disservizi del servizio pubblico di trasporto urbano. Ma piuttosto di un autentico disastro annunciato o, se volete, di collasso del servizio di trasporto su ferro. Basterà ricordare l’altro episodio preoccupante e altrettanto inquietante, accaduto pochissimi giorni or sono sulla linea Napoli-Sorrento della Circumvesuviana ove un vagone, stipato di turisti diretti in costiera, ha subìto un principio di incendio che ha rapidamente avvolto di un fumo denso e scuro l’intero convoglio e ha generato un fuggi fuggi generale dei viaggiatori lungo i binari, nelle campagne in prossimità di Torre Annunziata.

Scene di panico e moltissima paura tra i passeggeri del treno che pare abbia subito l’incendio per un corto circuito dell’impianto di condizionamento dell’aria. Circostanze ricorrenti e non più sopportabili da parte di centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano le linee extra urbane della Circumvesuviana per motivi di lavoro o di studio.

Senza contare, da aprile in poi, l’incremento dei flussi turistici verso Pompei e gli altri siti archeologici della provincia di Napoli che sono letteralmente presi d’assalto da turisti che utilizzano queste tratte ferroviarie della Regione Campania. Altro carrozzone mal gestito, mal governato e fallimentare, che è ormai ai limiti della decenza per i servizi offerti alla collettività. Senza dimenticare le condizioni di sicurezza sempre deficitari delle linee ferroviarie e la inadeguatezza dei vagoni ferroviari risalenti alle guerre puniche o giù di lì.

Un sistema, quello dei trasporti campani e napoletani in particolare che fa acqua da tutte le parti. Con responsabilità enormi accumulate in anni e anni di incuria, incompetenza cronica e strafottenza a go go’, condito con un sistema di potere tracotante e clientelare da far rabbrividire i più disonesti amministratori pubblici della Prima Repubblica.

E la tragedia più grande è che questa categoria di gran signori la ritroveremo intatta e tirata a lucido dopo le prossime elezioni regionali. Chi vivrà, vedrà.

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