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CARTE DA VIAGGIO

Il rebus delle Regionali, una sciarada complessa

È una scrittura nebulosa quella che accompagna le parole e le immagini legate in Campania alle prossime consultazioni

Il rebus delle Regionali, una sciarada complessa

Edmondo Cirielli

È una scrittura nebulosa quella che accompagna le parole e le immagini legate in Campania alle prossime Regionali. Il nodo gordiano vive nel centrosinistra dove il governatore De Luca non ha sciolto ancora le sue riserve su un vertice pentastellato e manifesta un forte fibrillazione verso qualsiasi intesa. Politicamente, non ha torto.

Negli ultimi dieci anni di governo i 5 Stelle sono stati all’opposizione, non hanno avviato particolari forme di dialogo, mostrando, spesso e volentieri, l’ascia di guerra. Pensare che oggi, sulla base di un accordo nazionale, tutto possa essere tranquillamente dimenticato ed alla truppa di Conte spetti addirittura la poltrona di Governatore non sembra un’ipotesi così scontata. La Schlein, nel frattempo, sta innestando qualche timida retromarcia.

Il riconoscimento positivo del lavoro svolto in questi anni da De Luca è un primo segnale importante. Altre carezze arriveranno nelle prossime settimane. Ma mentre tutti fanno finta di invocare il programma come primo mattone della coalizione, l’accordo si dovrà definire sul potere reale, sull’indicazione del Governatore, sulla sua squadra di governo, sulla segreteria campana del Pd (cui aspira il figlio di De Luca).

Chi scrive resta convinto che, alla fine, necessariamente, un’intesa si troverà. La Campania, del resto, resta una tessera fondamentale nel mosaico politico nazionale. E tutti, in un modo o nell’altro, riusciranno a trovare le ragioni per recuperare un itinerario comune. Ecco, quindi, in questo contesto, che, anche alla luce dei sondaggi, la candidatura alla Presidenza della Regione nel centrodestra divenga meno appetibile.

Cirielli, al momento, resta il nome migliore. Ma il viceministro degli Esteri, giustamente, corre solo se ha serie possibilità di successo e non ha troppa voglia di intestarsi un match così difficile e complesso. Ecco quindi, che dopo le immediate defezioni di Piantedosi e Jannotti Pecci e dopo la fragilità di alcune candidature di bandiera, si è oggi alla ricerca di un nome della società civile che porti più avanti il confronto.

Un nome che, probabilmente, non dia ombra a nessuno e possa interpretare il ruolo con una certa autorevolezza. Un cruciverba da risolvere rapidamente nelle prossime settimane. La partita delle passioni e delle idee resta, al momento, ancora aperta. 

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