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L'intervento
30 Luglio 2025 - 09:17
Roberto Fico
Ci piacerebbe davvero sapere a quale “modello Napoli” ci si riferisce quando questo presunto “esempio” viene utilizzato su qualche quotidiano per caldeggiare la candidatura di Roberto Fico alle Regionali, sulle orme tracciate dal sindaco Manfredi.
Diteci, è il modello di quella Napoli in cui, per la povertà assoluta in cui sopravvivono migliaia di famiglie stremate dalle tasse comunali, due lavoratori ultracinquantenni sono costretti a prestare la propria opera in nero con una paga giornaliera da fame, solo per portare un pasto caldo la sera ai figli disoccupati, e poi un giorno si schiantano al suolo cadendo da un ponteggio senza sicurezze, senza casco e senza imbracatura?
È il modello della Napoli in cui il sindaco spende la bellezza di 161mila e rotti euro dei contribuenti per finanziare la presentazione dei palinsesti Rai, un evento che, secondo le denunce della consigliera regionale indipendente Marì Muscarà, «difficilmente porterà benefici strutturali o tangibili alla città», ma molto più probabilmente risponderebbe all’intento di Manfredi «di mantenere la presenza nei Tg della testata Rai, ove è frequentemente intervistato»?
È la stessa città-modello in cui Manfredi spende altri 122mila euro per il convegno “La Bibbia e le donne”, più altri 169mila e rotti ancora per iniziative culturali diverse, tutte però affidate sempre alla stessa ditta? E poi, cosa prevede ancora il “Modello Napoli”?
Fermi amministrativi a pioggia, talvolta estesi perfino ad auto indispensabili per lavoro o per il trasporto dei disabili, quando un lavoratore non riesce a sostenere le tasse comunali più alte d’Italia a fronte di una città dissestata, con strade devastate dalle buche o da maldestri rappezzi e le periferie “regolarmente” abbandonate nelle mani della criminalità?
Diteci, questo paradiso per vivi, è la stessa Napoli in cui, secondo un recente dossier della Uil, un contribuente con reddito di 20mila euro annui paga 607 euro all'anno di addizionale regionale e comunale, rispetto ai 263 di chi vive a Milano?
Per quel che può valere, un consiglio a Roberto Fico ci sentiamo di darlo: se davvero vorrà candidarsi per Palazzo Santa Lucia, faccia tutto ciò che è in suo potere per discostarsi quanto più possibile dall’attuale amministrazione comunale di Napoli, forte di un appoggio mediatico analogo solo a quello dei tempi di Pomicino & C., proprio mentre ogni giorno numeri, fatti e tragedie stridono apertamente con l’immagine di Palazzo San Giacomo trasmessa dai media.
Forse, chiedere oggi a Fico di riprendere ad andare in ufficio col tram, come faceva nei primi tempi in cui era presidente della Camera, sarebbe troppo, magari anche anacronistico. Ma di sicuro a lui, così come a quello che sarà il candidato del centrodestra, un messaggio va consegnato: meno propaganda mediatica a spese dei cittadini. E più attenzione, ma concreta, alla vita della povera gente.
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