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14 Agosto 2025 - 10:31
Il turismo genera ricchezza. Non solo per alberghi, b&b, esercizi di ristorazione e bar. Contribuisce anche a dare ossigeno alle casse comunali. Con l’aumento della tassa di soggiorno, oltre a quello numerico dei visitatori, Palazzo San Giacomo si avvia a incamerare nell’anno presente circa 29 milioni di euro. Non male, visto che appena tre anni prima, nel 2022, il ‘bottino’ era stato di poco superiore ai 10 milioni.
L’amministrazione guidata da Gaetano Manfredi utilizza questi soldi ripartendoli, a grandi linee, per due terzi a sostegno dell’offerta culturale, per il resto per la promozione turistica vera e propria. Di recente si è utilizzato parte dei proventi anche per ridurre la Tari per alcune fasce di reddito più basso, generando il malcontento degli albergatori locali. La questione, peraltro, è di carattere più generale. Al di là della posta specifica originata dalla tassa di soggiorno, le Istituzioni devono investire sul turismo.
A Napoli, in particolare, vi è una serie di servizi da implementare, dalla segnaletica all’offerta di servizi igienici per i tanti visitatori, fino al miglioramento del decoro urbano. Che significa, ad esempio, strade e piazze più pulite, così come viabilità più scorrevole, razionalizzando la gestione dei tanti cantieri aperti in città. Un altro fronte su cui intervenire è altrettanto fondamentale, perché presuppone una strategia volta a migliore la qualità delle presenze turistiche su Napoli, a tutto vantaggio dell’economia del territorio.
Favorire la creazione di alberghi a cinque stelle, creare una serie di approdi turistici di alto profilo per la nautica da diporto, sono tra gli interventi basilari per incrementare l’afflusso di visitatori appartenenti alla selezionatissima schiera dei Vip, caratterizzata dal posizionamento in alta fascia di mercato e dalla capacità di spesa molto elevata. L’America’s Cup, in tale ottica, rappresenterà una opportunità ghiotta, perché, come accaduto per precedenti edizioni, provocherà di sicuro l’arrivo di diversi appassionati della prestigiosa gara velica, in genere rientranti nel target indicato.
L’evento, seguito in mondo visione, contribuirà anche a suscitare l’interesse di tanti altri potenziali turisti con le stesse caratteristiche. Da qui al 2027 va attrezzato un ‘palcoscenico’ in grado di soddisfare anche i palati fini e far crescere ancora di più un settore trainante per la Napoli del presente e del futuro. Un compito che sarà assolto al meglio, se proseguirà la coesione d’intenti tra le istituzioni mostrata in occasione dell’assegnazione a Napoli della manifestazione.
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