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L'editoriale

Un Ferragosto sobrio ma ricco di orgoglio

Un momento di responsabile sobrietà e sereno relax, nel modo più appagante e tradizionale

Un Ferragosto sobrio ma ricco di orgoglio

L'area di Bagnoli

Diciamolo subito: non è un Ferragosto come una volta, fatto di sprechi dispendiosi e ostentazioni, ma neanche un Ferragosto di austerità e privazioni, come vorrebbero certe strumentalizzazioni politiche che mirano a mostrare una realtà negativa inesistente, addossandone le colpe a chi oggi governa il Paese.

Per essere onesti, sinceri e obiettivi, quello odierno è un Ferragosto di responsabile sobrietà e sereno relax, nel modo più appagante e tradizionale. Sappiamo bene che, per una serie di delicate emergenze internazionali — diventate poi endemiche — di cui l’Italia non è responsabile, ma anzi è protagonista, insieme ad altre Nazioni, nel cercare di bloccarle, non possiamo permetterci gli svaghi e le vacanze dispendiose di un tempo.

Sono circostanze che ricadono e fanno parte delle criticità le cui conseguenze si sentono soprattutto nei Paesi privi di materie prime come il nostro, costretti a misurarsi faticosamente sui mercati che privilegiano chi le possiede. Nonostante tutto questo, l’Italia può guardare con fiducia al futuro, rispetto alle difficoltà di un recente passato ereditato da anni non certo favorevoli o mal gestiti.

Oggi si può dire che i conti dello Stato sono in ordine, dandoci una credibilità ampia e convinta mai avuta finora, e permettendoci di essere tranquilli — checché ne dicano fonti faziose. Con questo, però, va anche detto che, rispetto al passato, bisogna essere più consapevoli del momento che stiamo vivendo, senza alimentare allarmismi o psicosi speculative.

Una consapevolezza che ci si attende in particolare dal mondo del cosiddetto terziario e dal commercio, nel contenere i prezzi, evitando aumenti ingiustificati: non c’è danno peggiore per la collettività e per i nostri concittadini che subire ulteriori penalizzazioni capaci di incidere pesantemente sui bilanci familiari.

È vero che la questione dei dazi con la loro ondivaga applicazione ha creato incertezze e disorientamento, ma non dimentichiamo che, molto prima che scattassero le misure volute da Trump, troppi italiani avevano già imposto i loro “dazi” in modo irresponsabile.

Tornando al Ferragosto, con l’orgoglio di sempre e l’ammirazione che merita, la nostra città festeggia a modo suo il prossimo arrivo della America’s Cup con parate di vele e natanti in uno spettacolo davvero inusuale nel nostro golfo.

L’evento sportivo segnerà una grande svolta non solo a Bagnoli, ma in tutta l’area napoletana: un luogo dove, molti anni fa, si parlò di un futuro grandioso, poi vanificato da errori e presunzioni, e che ora verrà recuperato in un modo che potrà suscitare meraviglia anche in più di qualcuno.

Il comandante Achille Lauro, verso la metà degli anni Settanta, invitò l’avvocato Agnelli a condividere con lui una progettualità avveniristica proprio a Bagnoli, mirando a trasformarla in una nuova Las Vegas, un’attrazione mondiale senza rivali. Un disegno che illustrò in consiglio comunale come è facilmente verificabile da chiunque ne dubitasse. Intanto godiamoci questo caldo Ferragosto, con qualche lampo improvviso che oggi potrebbe illuminare il nostro golfo. 

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