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L'opinione
20 Agosto 2025 - 15:03
Paola Cortellesi in una scena del suo film “C'è ancora domani"
“C’è ancora domani” è il titolo del famoso fim della Cortellesi che nel 2023 celebrava il conquistato diritto al voto delle donne italiane del 2 giugno 1946. A circa 80 anni di distanza, a seguito di un fatto di cronaca ci verrebbe da dire: “C’è ancora il passato!” Ci riferiamo a quanto postato nei giorni scorsi dal segretario della Difesa Usa Pete Hegseth che ha condiviso un video in cui i pastori di una chiesa ultranazionalista cristiana dichiarano con fare leggero ma con ferma convinzione che alle donne dovrebbe essere tolto il diritto di voto.
Nel servizio della Cnn in questione, della durata di 7 minuti, i pastori intervistati, oltre a sostenere l’abrogazione del diritto di voto delle donne dalla Costituzione, affermano che queste ultime dovrebbero “sottomettersi” ai loro mariti. Il post di Hegseth, accompagnato dalla didascalia “Tutto Cristo per tutta la vita” ha ricevuto subito più di 12.000 “Mi piace” e 2.000 condivisioni su X.
Moltissimi i commenti a sostegno delle tesi diffuse da Pete Hegseth ma anche tanti altri che esprimono preoccupazione per il fatto che il segretario alla Difesa Usa promuova idee così estreme. In effetti non stiamo parlando di un post goliardico di un qualsiasi cittadino ma siamo di fronte ad un atto consapevole di diffusione di idee pericolose che tendono a voler mettere in dubbio la conquista del voto alle donne ottenuta negli Usa nell’agosto del 1920, da parte del Responsabile del Pentagono.
Non occorrerebbe aggiungere altro ma è bene evidenziare che i canali di comunicazione, quantunque privati, di un tale personaggio non sono quelli di un uomo qualunque che nel mese di agosto si fa prendere da un impulso di condivisione di contenuti e mette in rete un servizio dai toni ironici.
Hegseth, ex conduttore televisivo, al contrario, già per il suo passato professionale ha un largo seguito cui si aggiunge ora quello di essere a capo della difesa degli Usa. Siamo, quindi, di fronte ad una personalità potentissima che, al momento, non ha ancora chiarito quale fosse lo scopo della condivisione del servizio della Cnn né ha preso alcuna di distanza dalle dichiarazioni dei pastori del movimento Christian Nationalism.
La portavoce del Dipartimento della Difesa ha solo riferito che “i post pubblicati sui canali personali del Segretario non riflettono necessariamente le posizioni ufficiali dell’amministrazione”. Intanto in Usa sono molte le critiche sui social e, da qualche giorno, molte perplessità si stanno diffondendo anche qui da noi.
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