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Immigrato e vandalismo, il Governo dia risposte

Il continuo attacco della magistratura alle forze di polizia certo non favorisce il mantenimento dell’ordine pubblico né il rispetto delle leggi

Immigrato e vandalismo, il Governo dia risposte

Un collega giornalista con linguaggio melenso ci racconta dell’incendio appiccato da un immigrato del Mali ad un terminale dello scalo di Malpensa. Rituale il pistolotto che ci riferisce con partecipazione viscerale delle malefatte del giovane africano che in questi giorni ha anche sfondato a martellate la vetrina di un negozio a Milano.

Ma il povero immigrato di colore non si era limitato al vandalismo ma era transitato qualche giorno fa per lo scalo lombardo, direzione Arabia Saudita, con un passaporto falso che gli era stato, udite udite a che punto arriva l’arroganza delle nostre autorità, sequestrato.

L’ennesimo episodio descritto in maniera pietistica dal cronista, costituisce uno dei migliaia di casi che tutti i giorni ci fanno pensare a cosa stia facendo l’attuale governo di fattivo per restituire un minimo di decoro al nostro Paese.

Il continuo attacco della magistratura ai Carabinieri soprattutto, ma anche alle altre forze di polizia - ricordiamo il caso dei militari indagati per l’utilizzo dei Taser contro persone andate in escandescenze e morte in fase di fermo di polizia - certo non favorisce il mantenimento dell’ordine pubblico né il rispetto delle leggi ma ci impone di chiedere al nostro ministro dell’Interno cosa ne sarebbe stato di un cittadino viso pallido della Repubblica se una mattina si fosse recato a Capodichino con una latta di benzina od un passaporto contraffatto.

carloni.f2@gmail.com

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