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Il problema non è il Ponte ma il ritardo sull’Alta Velocità

Chiediamo al Governo una assunzione di responsabilità netta per la Salerno Reggio, come per il completamento dell’intero progetto della Napoli Bari

Il problema non è il Ponte ma il ritardo sull’Alta Velocità

Rfi, la Rete ferroviaria italiana, nei giorni scorsi ha aggiudicato una gara per un importo di 1,6 miliardi per realizzare la nuova Galleria Santomarco sul tratto Cosenza-Paola San Lucido. L'opera costituisce solo un tassello, per quanto molto importante, della linea di Alta Velocità Alta Capacità Salerno Reggio Calabria, che inizialmente avrebbe dovuto essere completata entro il 2026 con i fondi del Pnrr e del Piano nazionale complementare.

A seguito delle revisioni effettuate dal Governo, giustificate dall’impossibilità di ultimare l’opera entro la scadenza fissata, la Salerno Reggio Calabria rischia di diventare una eterna illusione. A tre anni e mezzo dall’avvio del progetto, è stato realizzato circa il 5% dell’infrastruttura. Il nuovo orizzonte temporale è slittato al 2032, allo stesso anno in cui, si spera con non troppo ottimismo, è prevista la fine dei lavori per il famoso Ponte di Messina.

E lacontemporaneità delle scadenze non è casuale. L’impegno finanziario per il Ponte,ben 13 miliardi e mezzo, si spiega solo in quanto l’infrastruttura ha un interesse nazionale, che va ben al di là delle esigenze di collegamento tra Calabria e Sicilia. Attualmente, per raggiungere Catania da Roma, si impiegano oltre nove ore, più del triplo del tempo per arrivare dalla capitale a Milano.

Non c’entra solo la mancanza del Ponte ma soprattutto quella di una linea ad alta velocità che copra anche il Mezzogiorno, come da anni e anni accade per il Centro Nord. Insomma, realizzare il Ponte ha senso se si completa la Salerno Reggio. Il recente rapporto dell’Osservatorio sulle opere strategiche della Camera dei deputati, che rimarca come nel Sud siano stati tagliati interventi per quasi 11 miliardi e mezzo, desta non poche preoccupazioni al riguardo.

Chi ha a cuore gli interessi del Paese (senza riduzione del divario Nord-Sud l’Italia sarà condannata a un progressivo declino) non può osteggiare un’opera fondamentale come il Ponte, a meno che non vi siano ostacoli insormontabili per la sua realizzabilità tecnica. Farebbe molto meglioa concentrare attenzioni e rilievi sull’enorme buco nero rappresentato dai ritardi sull’Alta Velocità.

Su questo fronte, chiediamo al Governo una assunzione di responsabilità netta per la Salerno Reggio, come per il completamento dell’intero progetto della Napoli Bari. Non è possibile che il gap inflitto al Sud da decisioni e programmi di sviluppo del trasporto su ferro degli scorsi decenni non venga colmato neppure dopo aver potuto disporre di cospicue risorse aggiuntive.

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